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Conferenza Partito radicale
Manfredi Giulio - 19 aprile 2000
SUICIDIO ECCELLENTE, GIALLO A BELGRADO - Si è ucciso l'ex leader dei serbi del Kosovo, molti dubbi.
Fedelissimo di Milosevic, nei mesi scorsi aveva cominciato ad accusarlo apertamente di aver tradito la sua comunità.

(LA STAMPA 18/04/00)

" eppure, Vojislav Zivkovic era stato per anni l'uomo di fiducia del presidente jugoslavo nella regione. Leader locale dal 1993 del Partito Socialista Serbo, era considerato il padrone del Kosovo. Nazionalista estremo era l'esecutore della politica di repressione di Belgrado contro la popolazione albanese. Convinto sostenitore della pulizia etnica, speso chiedeva al suo capo misure ancora più drastiche contro quelli che riteneva cittadini di terz'ordine .... ma l'anno scorso, in occasione dei negoziati di Rambouillet, sono iniziati i primi dissapori con Milosevic. Membro della delegazione serba, Zivkovic si è duramente opposto a ogni tentativo di compromesso, mentre in un primo tempo Belgrado sembrava propensa a sottoscrivere un accordo. Accusando il presidente jugoslavo di debolezza, Zivkovic si era particolarmente scagliato contro la moglie di Milosevic, Mirjana Markovic, e il suo Partito della Sinistra Jugoslava Unita (JUL).

I negoziati di Rambouillet sono poi falliti, ma il leader serbo kosovaro era diventato ormai un "nemico" del regime e i dirigenti Belgrado hanno chiesto la sua testa Zivkovic è stato isolato, ignorato dai media ufficiali che prima l'assillavano scomunicato per sempre dall'organizzazione politica di cui era stato uno dei dirigenti più fedeli. Malgrado questo, Zivkovic continuava ad essere un punto di riferimento per migliaia di serbi fuggiti dal Kosovo, in particolare i gruppi più oltranzisti, furiosi non solo di avere perso il controllo della regione, ma soprattutto i loro beni e privilegi. E tutti convinti di essere stati traditi da Milosevic. In questo senso Zivkovic cominciava a dare sempre più fastidio al regime. Ma l'uomo rischiava di diventare ancora più pericoloso per Milosevic, in quanto protagonista e testimone delle atrocità commesse in Kosovo. (Ingrid Badurina)"

 
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