Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 07 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Manfredi Giulio - 28 aprile 2000
I killer di nuovo in azione a Belgrado
Vittima il sospetto assassino del »comandante Arkan

(La Stampa 28/04/00 - di Ingrid Badurina)

ZAGABRIA Si susseguono a ritmo serrato gli omicidi a catena nella capitale jugoslava. Dopo l'uccisione, martedì sera, del direttore generale della Jat, la compagnia aerea di bandiera, ieri è stata la volta di Zoran Uskokovic, detto Skole, esponente della malavita serba ucciso in un sobborgo di Belgrado. L'uomo era stato accusato dalla stampa di regime di essere uno degli assassini del comandante Arkan, il famigerato capo delle milizie cetniche ammazzato il 14 gennaio scorso nella hall dell'hotel Intercontinental. Uskokovic è stato freddato a bordo della sua automobile in una scena degna di un film di gangster, dopo un folle inseguimento per le strade della città. Dalla vettura che lo tallonava gli hanno sparato alcuni colpi di arma da fuoco. Nella sparatoria è stata uccisa anche un'altra persona che si trovava con lui in macchina, ma le sue generalità non sono state rese note. Skole era sfuggito a un attentato due giorni fa, quando un micidiale ordigno era esploso davanti alla casa dove abitava, nello stesso

sobborgo di Belgrado dove ieri è stato assassinato. La bomba aveva danneggiato il palazzo a sei piani, distruggendo completamente il pian terreno e il primo piano. Lui, che abitava al secondo piano, era rimasto indenne. Ma questa volta i suoi killer non hanno mancato il bersaglio.

A poche ore dall'omicidio di Arkan i giornali filogovernativi avevano indicato Uskokovic come uno dei suoi presunti assassini. Skole era scappato dalla capitale jugoslava e si era rifugiato all'estero. Da lì aveva bersagliato le redazioni telefonando ogni giorno e dichiarando la sua innocenza. Poi, un mese fa, era rientrato a Belgrado. La polizia l'aveva interrogato a più riprese, ma lui ha continuato a negare, affermando di essere completamente estraneo al caso Arkan. Non era stato ufficialmente incolpato ma il suo nome è rimasto collegato alle indagini

Resa dei conti tra bande criminali, o assassinio di regime, l'omicidio di Uskokovic rimarrà probabilmente irrisolto come tutti quelli che l'hanno preceduto. Di certo è; che il regime di Belgrado sembra controllare sempre di meno la profonda crisi sociale del Paese. Dove oramai nessuno si sente più al sicuro: dall'illustre uomo d'affari legato al potere, come lo era il direttore della Jat, al piccolo criminale di periferia, probabilmente scelto come capro espiatorio, come lo era Skole. E in questo macabro quadro suona come un monito a Milosevic l'ultima dichiarazione del generale Wesley Clark, che il 3 maggio lascerà la sua carica al comando delle forze Nato in Europa: »Non so dire quando, ma sono assolutamente certo che Milosevic finirà al Tribunale dell'Aia per rendere conto dei suoi crimini

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail