Ljubljana, 13 maggio (Hina) - il mandatario per la composizione del nuovo governo sloveno del centro-destra Andrej Bajuk ha depositato al parlamento la lista dei ministri del suo governo che dovrebbe entrare in funzione dopo il voto di fiducia del parlamento verso la fine della settimana. Nella sua carica di premier, Bajuk assumerebbe nei prossimi mesi anche la carica del ministro delle finanze, Janez Jansa e' stato proposto ministro della difesa e vicepresidente del governo, Lojze Peterle ministro degli esteri, Peter Jambrek ministro degli interni, Joze Zagozen ministro dell'economia, Lovro Sturm ministro della pubblica istruzione, Miha Breje ministro del lavoro, famiglia e politica sociale, Andrej Umek ministro dell'ambiente e urbanismo, Andrej Brucan ministro della sanita', Barbara Brezigar ministro della giustizia, Rudi Seligo ministro della cultura. E' stato proposto altrettanto il posto del ministro senza portofoglio incaricato per la legistratura a Tone Jerovsek, gia' giudice della Corte Costituzion
ale. Rimarebbero in carica Marjan Senjur, ministro dei rapporti economici, Ciril Smrkolj, ministro dell'agricoltura, Janko Razgorsek, ministro della piccola economia e turismo, Lojze Marincek, ministro delle scienze e tecnologia e Anton Bergauer, ministro dei trasporti.
La nuova opposizione decisamente contro il governo di Bajuk
Tutti i partiti politici eccetto quelli che il mandatario Andrej Bajuk ha incluso nella sua coalizione del centro-destra, voteranno contro la fiducia al suo governo verso la fine della settimana, e le principali critiche sono rivolte alla composizione del nuovo governo. "Questo non e' un governo tecnico quanto prometteva Bajuk, bensi' un governo assolutamente politico, mentre la sua composizione rappresenta la dimostrazione del conflitto alla destra e il suo desiderio di vincere il potere per un periodo piu' lungo" - ha dichiarato domenica scorsa il vicepresidente dei Liberali democratici (LDS) Igor Bavcar. Lui ha valutato l'inclusione dei tre ex-giudici della Corte Costituzionale tra i ministri del neo governo come dimostrazione delle loro aspirazioni alla cariera politica mentre la destra in questo modo "ha pagato" le vecchie prestazioni. Simili valutazioni sono state espresse dal presidente della Lista associata dei social-democratici (ZLSD) Borut Pahor, il quale ha aggiunto che per la Slovenia le elezio
ni anticipate sarebbero una soluzione piu' razionale di quella della costituzione del nuovo governo che governerebbe solo 6 mesi. Voteranno contro la fiducia al nuovo governo in parlamento anche Janko Kusur, presidente del Partito democratico dei pensionati (Desus) e Zmago Jelincic, leader del Partito nazionale (SNS).