LA SERBIA ATTENDE CON TIMORE IL 27 MAGGIO, QUANDO DOVREBBE SVOLGERSI IL GRANDE MEETING DELL'OPPOSIZIONE A BELGRADO
I TEMPI CONTRO L'OPPOSIZIONE
"Vecernji list", 25 maggio 2000
di Milovan Nedeljkov da Belgrado
Il futuro della Serbia dipende in gran parte da cio' che accadra' sabato prossimo a Belgrado. Se l'opposizione riuscisse ad organizzare bene le manifestazioni, soprattutto se successivamente non "mandera'" i cittadini a casa bensi' invitera' loro ad azioni concrete, e, cosa ancor piu' importante, se si mettera' a guida di queste iniziative - la Serbia potra' avere un futuro. Se invece tutto finira' come finora, Slobodan Milosevic potra' sbevucchiare tranquillamente il suo whisky e aspettare la pensione in veste di presidente della RSJ o Serbia.
Consapevoli del fatto che il tempo non e' piu' a loro agio, l'opposizione serba si sta' affrettando a organizzare forme concrete di disobbedienza civile.
Da quasi tutti i partiti dell'opposizione ci giungono inormazioni innufficiali sulla comune posizione che l'obbiettivo delle manifestazioni a Belgrado prevviste per il 27 di questo mese deve essere la paralizzazione dell'intera Serbia con una serie di blocchi stradali e intere citta', scioperi, proteste quotidiane Come primo, a Belgrado tutto dovra' "fermarsi".!
Molto probabilmente queste forme concrete di disobbedienza saranno presentate al popolo alla manifestazione di sabato prossimo, mentre l'ostacolo principale, secondo Zarko Korac, il leader dell'Unione socialdemocratica, rappresenta il fatto che il vertice dell'opposizione unita (?) e' "diviso in due correnti: quella che sostiene una radicalizzazione delle protesta e l'altra secondo la quale i cittadini non hanno abbastanza energie per realizzarle".
RSJ: nessun cittadino comparira' in giudizio davanti all'ICTY
Belgrado, 24 maggio (Hina) - il ministro di giustizia jugoslavo Petar Jojic ha dichiarato mercoledi' a Belgrado che nessun cittadino della RSJ non comparira' in giudizio al Tribunale internazionale per i crimini commessi nell' ex Jugoslavia. Alla conferenza stampa Jojic ha dichiarato che tutti gli atti di accusa contro i serbi "abbondano di odio" e sono dimostrazione di violazioni di normi di legge e morale. Gli atti di accusa hanno una qualifica politica invece di quella giuridica, ha detto Jojic leggendo una lettera di 25 pagine che sara' inviata alla procuratrice generale del Tribunale, Carla del Ponte.