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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 16 giugno 2000
PE/dibattito sulle Importazioni di birra in Finlandia/intervento di Benedetto Della Vedova

Strasburgo, 13 giugno 2000.

Importazioni di birra in Finlandia - Intervento di Benedetto Della Vedova

Della Vedova (TDI). - Signora Presidente, signor Commissario, la collega Lulling ha ben lavorato su questa relazione, a mio avviso, nel senso che ha cercato di correggere il tiro rispetto ad un'impostazione restrittiva della Commissione. Vi è un primo punto da chiarire, ed è il seguente: è vero che la libera circolazione di merci, di prodotti all'interno dei paesi comunitari crea gravi pregiudizi all'effettiva creazione del mercato unico. E non fa alcuna differenza che si tratti di altri prodotti o, come nel nostro caso, di birra. La discriminazione tra cittadini consumatori degli altri paesi e quelli finlandesi è evidente e giustificante. La restrizione che paesi come la Finlandia impongono all'importazione per uso personale di birra rispetto agli standard comunitari va dunque rimossa, e rimossa al più presto. Il termine previsto, il 2003, non ha alcuna giustificazione, e ancor meno giustificazione trova il termine del 2005 per l'importazione personale da paesi extracomunitari. Su questo punto noi radicali

italiani sosterremo gli emendamenti presentati dalla signora Lulling. Neppure ci convincono, signora Presidente, le ragioni sociali o sanitarie invocate per sostenere la deroga. La proibizione, le tasse elevate, i monopoli pubblici, odiosi come tutti gli altri monopoli, producono contrabbando e illegalità anche se ar-ricchiscono l'erario. Nel lungo periodo - e non c'è nemmeno bisogno di citare il caso del proibizionismo sull'alcol negli Stati Uniti, nel secolo scorso - producono più danni sociali e sanitari che non un consumo consapevole. I dati sul contrabbando nei paesi scandinavi per prodotti di per se stessi innocui, come la birra o il vino, devono essere un monito contro le politiche proibizioniste sull'alcol, e non solo su quello, e non già un esempio da imitare, come qualcuno ha sostenuto, da parte degli altri paesi dell'Unione europea. Per non parlare, infine, dei gravi pregiudizi alla libertà individuale, insiti in tutti gli eccessi paternalistici, tanto degli Stati quanto dei politici.

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