IL PARLAMENTO EUROPEO CON PICULA
("Vecernji list", Zagabria 4 luglio, di L.Stipic-Niseteo)
Un applauso ai cambiamenti in Croazia
Ieri, i parlamentari europei della Commissione esteri si sono radunati in un "numero insolito" (espressione di Doris Pack) per un incontro con il ministro degli esteri croato Tonino Picula. Il dialogo durato un'ora e mezza si e' concluso con un applauso sincero ai cambiamenti che hanno portato il paese-espulso sulle scale mobili verso lo status candidato UE.
"Ci aspettiamo che i colloqui sull'accordo SAA inizieranno in autunno ed in questo contesto desideriamo molto che la raccomandazione positiva della Commissione venisse approvata anche dal Parlamento Europeo" ha detto il ministro Picula. Il problema della Serbia lo vediamo in un'ottica uguale a quella dell'UE: Milosevic e' "il generatore principale dell'instabilita' e rappresenta una minaccia per i vicini". La Croazia appella che si acellerassero le tecniche
e gli aiuti finanziari, saluta la proposta della Commissione europea sui benefici commerciali assimetrici, mentre per quanto riguarda l'idea del summit UE - Balcani a Zagabria, Zagabria stessa lo sostiene se avra' come esito "due risposte chiare su come sollecitare i cambiamenti in Serbia e rafforzare gli strumenti per avvicinare i paesi della regione alla matrice europea".
Nell'intervista a "Vecernji list", il ministro ha dichiarato di essere soddisfatto con le domande, un po' sorprendente e' il fatto che i parlamentari sono stati interessati di tutto fuorche' della Serbia. Come se tutto fosse ben chiaro. "Ho spiegato che la Croazia ha due tipi di vicini: quelli con orientazioni europee - quali la Slovenia e l'Ungheria, e vicini che non possono, come la Bosnia ed Erzegovina, o non vogliono, come la Serbia, scegliere una via europea.