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Partito Radicale Centro Radicale - 8 luglio 2000
Progetto della Banca Mondiale in Tibet

Washington 7 luglio (UPI):

I direttori della Banca della Banca Mondiale venerdi, non hanno approvato un prestito che doveva finanziare l'insediamento migliaia di contadini cinesi nelle terre da pascolo tibetane, ma Pechino ha annunciato che andrà avanti da sola con il controverso piano.

La trattativa per un prestito di 40 milioni di dollari si è disintegrata venerdi, in Washington quando i direttori della banca si sono rifiutati di approvare il piano nella forma che era stata originalmente raccomandata. Il consiglio dei direttori ha voluto un ulteriore studio di questo progetto cosi', carico di significati politici prima di dare la sua approvazione." E' inaccettabile alle mie autorità che gli altri azionisti della Banca vogliano insistere nell'imporre addizionali condizioni alle raccomandazioni della direzione (Funzionari della Banca Mondiale) e cioè ritornare al consiglio di nuovo per l'approvazione quando il progetto era già stato approvato l'anno scorso" cosi', ha detto Zhu Xian, rappresentante della Cina, in una dichiarazione letta all'incontro di venerdi', " Se questo è il caso, la Cina percio' userà le proprie risorse per rendere operante la componente Qinghai di questo progetto ed lo farà a modo suo." Il presidente della Banca Mondiale James D. Wolfensohn, che non deve più trattare

questo discutibile progetto in quanto l'accordo non c'è più, non ha commentato le accuse di ZHU. " Noi accettiamo la decisione del governo cinese" ha detto al direttivo: "Prendiamo nota che il progetto sarà continuato da loro. E guardiamo con fiducia alla continuazione della relazione di lunga data con la Cina nel contesto di altri progetti."

Caro Onorevole, questo è sicuramente un momento importante non solo per la gente del Tibet ma per il processo democratico che deve e dovrà vedere sempre più che le azioni delle istituzioni internazionali siano trasparenti e controllabili.

Noi certamente non sappiamo come ringraziare tutte le istituzioni ed le centinaia di parlamentari per il ruolo che hanno avuto nell'alzare obiezioni a questo progetto in Italia e nel mondo. Siamo grati a tutti coloro che assieme a noi, aldilà della posizione che hanno nella società civile, hanno voluto far sentire in tanti e diversi modi, la loro voce e la loro opposizione ad un progetto cosi', dannoso. Grazie ancora per l'impegno, la lungimiranza, e quel profondo senso di giustizia che hanno mostrato a tutti che è possibile raggiungere risultati concreti.

Cari saluti

Gianfranco Mignani e Dorothy Oglethorpe, Alberto Visentin, Laura Poserina, Anna Sponchiado, Paolo Mignani, Giuseppina Albiero, Elisa Di Cataldo, Daniele Consolo, Isabella Trevisan, Mirella Mattei, Matteo Scorzon, Vincenzo Mignani, Pietro Coltelli, Lella Dalla, Fedra Campi, Scaltriti Sandra,Tony Clarke, Massimo Monteguti, Zani Angelo, Laura Marchesini.

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