Bruxelles, 13/07/2000 (Agence Europe) - Durante una conferenza stampa organizzata nel Parlamento europeo dai radicali italiani, Emma Bonino ha detto che il Partito Radicale Transnazionale (PRT) lancerà una campagna per tentare di conservare lo statuto consultivo di organizzazione non governativa di prima categoria che gli era stato riconosciuto nel 1995 presso il Comitato economico e sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite. Su domanda della Federazione Russa, il Comitato delle ONG dell'ECOSOC ha già deciso, alla fine di giugno, di adottare una misura di sospensione di tre anni nei confronti del PRT. Le autorità russe gli rimproverano di avere beneficiato di fondi provenienti dal traffico internazionale di stupefacenti e soprattutto di aver dato la parola ad un'organizzazione terrorista. Lo scorso aprile, durante la sessione della Commissione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, il PRT aveva offerto 5 minuti di "diritto di parola" a Akhiad Idigov, presidente dilla Commissione degli Affari esteri del Parlam
ento ceceno (istituzione creata dalla Federazione Russa in seguito all'accordo di pace russo - ceceno del 1997). La Bonino ha spiegato che il PRT ha inviato un documento al Comitato per rispondere alle accuse russe e che i rappresentanti di Francia, Germania e Stati Uniti hanno giudicato troppo pesante la sospensione di tre anni. Di fronte alle pressioni russe per ottenere la ratifica della sospensione da parte dell'Assemblea plenaria dell'Ecosoc, fin dal 27 luglio prossimo, il PRT ha deciso di portare questo caso di fronte all'opinione pubblica.