LA RUSSIA CONTRO I RADICALI ITALIANI La richiesta di cacciare via i radicali dall'ONU
ANCHE 23 PARLAMENTARI CROATI SOSTENGONO IL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE
"Jutarnji list", quotidiano, Zagabria, 22 luglio, pag. 6, (con foto di Zdravko Tomac e Bolta Jalsovec)
da Roma: Inoslav Besker
I vicepresidenti del Sabor Zdravko Tomac e Bolta Jalsovec sono a capo della lista di 23 parlamentari del Sabor croato che - insieme ai membri di vari parlamenti dall'Armenia all'Azarbaidjan, dall'Italia alla stessa Russia - protestano contro la richiesta della Federazione Russa di espellere il Partito Radicale Transnazionale per tre anni dalle Nazioni Unite dove esso e ' attivo come organizzazione nongovernativa.
Questo partito, innanzitutto conosciuto per i suoi leader Marco Pannella ed Emma Bonino, non si trova all'ONU in veste di osservatore per caso. Proprio questo partito fu il promotore del dibattito che ha fato nascere l'ancor non fertile Tribunale Internazionale, e fu altrettanto promotore della battaglia contro la pena di morte. Nonostante cio', Mosca lo accusa per la partecipazione nei crimini vergognosi: terrorismo, profitto dalla droga e pedofilia.
La legalizzazione delle droghe leggere
Nonostante cio', i parlamentari del Sabor croato (tra cui Djurdja Adlesic, Mato Arlovic, Snjezana Biga-Friganovic, Mirjana Feric-Vac, Marin Jurjevic, Gordana Sobol ecc.) hanno sostenuto l'appello dei radicali, soprattutto per il fatto che la Russia per lo meno il termine terrorismo tratta in modo problematico. Siccome i ceceni per la Russia non sono altro che terroristi - pesa il solo fatto che i radicali hanno chiamato Ahjad Idigov, Presidente della Commissione affari esteri del parlamento della Repubblica autonoma cecena (riconosciuta dalla stessa Costituzione russa) di prendere la parola alla Commissione ONU a Ginevra.
L'impegno del Partito radicale transnazionale per la depenalizzazione delle droghe leggere (e le azioni di Pannella della distribuzione gratutita di dosi simboliche di hashish) sono argomento per la denuncia russa contro i radicali perche' finanziati dalla vendita di droghe (gli stati membri dell'Unione Europea, tra cui la Russia, la Croazia e tanti altri paesi sono sufinanziati dalle tasse sul tabacco, assai piu' pericoloso dalla canapa, e l'Unione Europea prende il 25 percento di queste tassi dei propri stati membri - in una prossima spiritosaggine anche questo potrebbe essere un motivo di richiesta di "pulizie" in seno alle Nazioni Unite).
Le accuse sulla pedofilia
Le accuse sulla pedofilia sono ancora piu' geniali: i radicali hanno aperto su uno dei loro idirizzi Internet anche il dibattito sulla pedofilia e la Russia li accusa per le idee di alcuni partecipanti che hanno in comune con il partito il solo fatto di essersi inseriti nel dibattito.
Evidentemente, l'iniziativa russa non e' solo ridicola bensi' gode anche di sostegni. L'espulsione del Partito Radicale Transnazionale rappresenterebbe un simpatico precedente per future espulsioni di altre organizzazioni non-governative dalle Nazioni Unite che darebbero fastidio alle grandi potenze o semplici stati. Ci sono anche stati che tali possibilita' ritengono disgustose - a Roma e' stato pubblicato che il Presidente del Consiglio Giuliano Amato ha utilizzato il summit G8 a Okinawa per avvertire di questo fatto il Presidente russo Vladimir Putin.