Chiude il giornale storico della sinistra italiana, fondato da Gramsci.Chiude per tante ragioni; ma forse, la piu' importante e' quella economica.
la "legge di Mieli" dice che ci deve essere un giornalista ogni 1000 lettori; attualmente ci sono circa 173 giornalisti che implicano 173.000 copie per essere una azienda "sana": le copie sono a malapena 30.000.
L'Unita' perde circa 80.000.000 al giorno, piu' di 3 miliardi al mese.
Un costo troppo alto da sostenere.
Tuttavia, nella sinistra, e' ancora radicata l'idea che un'attivita' DEVa essere finanziata dal Partito o dallo Stato.
Teorema non piu' accettabile nel 2000.
Ora ci sono i vari pianti e strilli di coccodrilli e specie affini che si disperano (magari non avendo mai comprato una copia del giornale).
Solita sceneggiata napoletana; gia' visto, gia' dato.
giuseppe vatinno