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Partito Radicale Centro Radicale - 22 agosto 2000
UE-Clonazione umana

UE/CLONAZIONE: LA DECISIONE BRITANNICA SUSCITA GROSSE RISERVE IN ALTRI STATI MEMBRI

19/08/2000 (Agence Europe

La proposta britannica di autorizzare a talune condizioni la clonazione umana per scopi terapeutici (cfr. EUROPE di ieri, pag. 2) ha suscitato concitate reazioni in alcuni Stati membri dell'UE. In Germania, la ministra per la Sanità, Andrea Fischer, intervistata alla radio, ha ammonito contro "decisioni affrettate" e ha evidenziato la necessità "di soppesare i pro e i contro di fronte a un possibile pericolo": secondo lei l'argomento che grazie alla clonazione si potrebbero curare malattie come l'Alzheimer o il morbo di Parkinson è insufficiente. La ricerca consente alternative diverse dall'utilizzazione degli embrioni, ha affermato. In Italia è la ministra per le Relazioni con il Parlamento, Patrizia Toja che ha definito la posizione britannica "gravissima". Inoltre Antonio Tajani, deputato europeo di Forza Italia ha chiesto a Romano Prodi di intervenire mentre la deputata europea Emma Bonino si è dissociata dalle critiche a Tony Blair affermando che la legislazione costituisce "la migliore garanzia contro

il far west" in questo campo.

In quanto a Noëlle Lenoir, presidentessa del comitato europeo di etica (che deve pronunciarsi su queste questioni il 15 novembre) ha dichiarato a Libération che "la decisione britannica solleva il problema dell'impiego dell'embrione su scala quasi industriale". Ricordiamo che l'Articolo 3.2 del Progetto di Carta dei diritti fondamentali dell'UE (vedi EUROPE/Documenti N. 2202, pubblicato il 4 agosto) prevede "il divieto di clonazione riproduttivo degli esseri umani" e che nelle raccomandazioni degli esperti britannici che devono ancora essere approvate dal Parlamento, la clonazione per scopi riproduttivi rimane vietata.

 
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