REGGIO CALABRIA - Nuovo maxi-sequestro di canapa indiana in Calabria. I carabinieri della compagnia di Palmi hanno scoperto, vicino Delianuova, circa 150.000 piante di "cannabis sativa", su un terreno di 4.000 mq, in avanzato stato di vegetazione. I militari hanno arrestato due persone sorprese nella notte ad innaffiare la piantagione.

dal sito di repubblica

Continua l'attività repressiva e proibizionista da parte della compagnia dei carabinieri di Palmi, a Reggio Calabria. Non bastava il "genocidio" botanico della scorsa domenica (650.000 piantine di marjiuana) ora i militari (?) si mettono ad arrestare anche un uomo e un ragazzo (rispettivamente 20 e 35 anni) perchè scoperti nella loro opera di innaffiamento notturno dei campi "contaminati" da comunissima "erba sativa". La situazione si fa critica.

Adesso si metteranno anche ad arrestare chiunque si trovi a passeggiare dalle parti dei campi in questione, con l'accusa di "fumata premeditata"(!)

Oltretutto la cannnabis sativa non dovrebbe interessare il legislatore perchè esistono due tipi di varietà di canapa, una proibita, che si chiama canapa indiana o Cannabis indica, ed una legale, che si chiama semplicemente canapa, o Cannabis sativa (da "Marjiuana e altre storie" di Cesco Capanna).

"Quindi (continua Capanna) si è liberi di fumare tutta la Cannabis sativa che si vuole. Purtroppo però le due varietà sono talmente simili di aspetto che neanche i botanici di professione riescono a mettersi d'accordo sulla possibilità che una pianta di canapa appartenga alla varietà sativa oppure indica. Quindi, se è vero che in dubio absolvitur, l'Italia dovrebbe essere il paradiso dei fumatori, perché nessun giudice ha i mezzi per stabilire se uno spinello contiene indica oppure sativa. Ma in pratica la polizia non si comporta strettamente secondo la legge, quando si tratta di canapa, e l'esame delle notizie che i giornali pubblicano indica che la polizia arresta le persone sorprese a coltivare piante di canapa senza apparentemente porsi il problema di che tipo di canapa si tratti. Ha fatto impressione il caso del vecchio contadino altoatesino che da sempre ha avuto una siepe di canapa, di cui utilizzava l'abbondante seme per gli uccelli, e che è finito dentro quando è stato "scoperto" da un poliziotto n

on particolarmente sagace"

Cesco Capanna ha scritto questo libro nel 1979 ma a quanto sembra la situazione non è molto mutata. E il flagello proibizionista continua a far danni