from: markdeb@tin.itData invio: lunedì 4 settembre 2000 16.36
Oggetto: I mali della scuola
Roma, il 4 settembre 2000
Caro Marco,
suppongo che la Sua nota del 29 agosto 2000 non abbia avuto molti riscontri:
i mali della scuola, in generale, e dell'Università in particolare, sono di
quando in quando lucidamente denunciati da qualche raro coraggioso nell'
indifferenza generale.
Quando, agli inizi degli anni '50 il giornalista Ettore della Giovanna
pubblicò su Il Tempo una dichiarazione del Preside della facoltà di Medicina
dell'Università di Roma che affermava di non concedere lauree, bensì lo jus
necandi, in quanto la quasi totalità dei laureandi non era in grado di
praticare neppure una iniezione intramuscolare, mi aspettai una mezza
rivoluzione. Invece, niente di niente. Allora, con l'Unione Nazionale
Consumatori appena fondata, rilanciai la notizia in numerose e varie
occasioni: comunicati, conferenze, tavole rotonde, convegni., ma senza
ottenere un diverso risultato.
Spero che alla Sua protesta e alle Sue proposte sia riservata una miglior
sorte, ma ho motivo di dubitarne.
Cordialmente
Vincenzo Dona
Non Le nego, caro Vincenzo, che l'ipocrisia e il malaffare regnino nella
nostra cara Italia e tante sono le riforme che si dovrebbero adottare e
molti gli ostacoli ed i potentati che le osteggerebbero, ma di fronte alla
dichiarazione de "IL Tempo" che Lei mi riporta, io avrei proposto un'esposto
alla Magistratura onde fosse appurato se effettivamente un laureato in
Medicina e Chirurgia non avesse acquisito le cognizioni pratiche e teoriche
di cui il medico necessita per poter ben operare.
Di certo tale laurea attesta, grazie al tirocinio che deve essere
effettuato, di norma pre laurea, che una serie di operazioni pratiche siano
state compiute dal laureando, al pari della laurea in odontoiatria e protesi
dentaria ( vedasi DPR 135/80 e successivi, Direttive Europee 686 e 687 del
1978 ed art. 10 Costituzione Italiana, L. 47 del 1984).
Viceversa si dovrebbe presumere che le attestazioni di frequenza siano
fasulle, col che un pm. potrebbe ravvisare il falso in atto pubblico e se
l'attestazione non veritiera fosse stata effettuata da più di 5 persone,
l'associazione a delinquere.
In ogni caso, quand'anche non si ravvisassero aspetti di carattere penale,
l'obbligo all'esercizio del tirocinio pratico, di fronte all'incapacità del
neolaureato di effettuare una intramuscolare, costituirebbe prova,
civilmente utilizzabile per una richiesta di danni ad opera del neolaureato,
per inadempienza contrattuale da parte dell'Ateneo, che, accettando
l'iscrizione dello studente al corso di laurea in medicina ed esigendo dallo
stesso le tasse universitarie, avrebbe di concerto garantito allo stesso,
con il conseguimento della laurea, l'effettiva acquisizione delle capacità
cognitive teorico-pratiche di cui deve essere dotato il Dottore in medicina
e Chirurgia o ad esempio in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
Attestazione quest'ultima che spetta con l'esame di abilitazione , ancora,
purtroppo all'Università, e non già, come ricordato ultimamente in
un'intervista del Dott. Pagni, Presidente Nazionale FNOMCeO, agli Ordini, i
quali potrebbero effettivamente così tutelare, nel caso specifico, la salute
pubblica, come previsto dalla Costituzione Italiana, eventualmente dotandosi
la commissione esaminatrice di rappresentanti dell'Ordine ed in pari
quantità, nel caso specifico, di medici ispettori del Ministero della
Sanità.
Non vi sarebbe così il rischio, se la frase da Lei riportata avesse
fondamento, di affidare la nostra salute a gente priva dei requisiti
necessari, che pure risultano giuridicamente conseguiti se si è Laureati e
se si supera l'esame di abilitazione, per poter svolgere l'attività di
medico o di odontoiatra.
Non avremmo altresì subito passivamente l'attacco ai corsi di laurea in
medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria se effettivamente
il tirocinio pratico si effettuasse in ogni Ateneo secondo le modalità
previste da normative e regolamenti (ad es. DPR 135/80 e successivi, L.
47/84 e http://space.tin.it/associazioni/qtdeb/competent.htm e
http://space.tin.it/associazioni/qtdeb/core.htm), giacché è impensabile
iscrivere con sanatorie un numero di matricole superiore a quello previsto
dalla ricettività dei corsi di laurea in medicina e in odontoiatria senza
aver prima adeguato le strutture ai nuovi iscritti come già evidenziato con
le lettere pubblicate su
http://space.tin.it/associazioni/qtdeb/asind/asind02.html e su
http://space.tin.it/associazioni/qtdeb/asind/asind08.html .
Per quanto riguarda la pubblicazione della mia retinica
http://space.tin.it/associazioni/qtdeb/maliuni.htm all'articolo di TV
Sorrisi e canzoni http://space.tin.it/associazioni/qtdeb/tvsorr.jpg sullo
stesso settimanale, non so dirle se vi sia stata, ma
di certo, in caso contrario, mi riservo ogni azione legale a tutela della
mia dignità e di quella di tutti gli studenti universitari, nonché
dell'operato dei professori delle scuole medie superiori ed inferiori, che
promovendo e maturando un semi analfabeta commetterebbero un reato
attestando cultura e preparazioni fittizie, mai conseguite.
Marco De Benedictis http://space.tin.it/associazioni/qtdeb
PS. La invito inoltre, caro Vincenzo, a confederare tutte le Associazioni in
Difesa dei Consumatori e se vorrà degli Studenti Universitari, i quali
stipulano di fatto un contratto con gli Atenei per il conseguimento di
capacità tecnico-teorico-pratiche che si estrinsecano con il conseguimento
della laurea, delle specialità post lauream e dei dottorati.
Un singolo virus non ha una virulenza sufficiente per portare a morte ciò
che deve essere cambiato, ma se la carica batterica o virale è sufficiente,
anche il dinosauro più grande, restio ai miglioramenti, non potrà
sopravvivere.
Si ricordi inoltre che in Italia la maggioranza degli Atenei è Statale,
ossia per ogni studente lo Stato versa denaro all'Ateneo perché sia
insegnato quanto previsto da normative, regolamenti, corso di studi e se un
medico non avesse imparato a fare una intramuscolare o un'endovenosa od un
odontoiatra non avesse svolto realmente attività pratica sul paziente (come
evidenziato dall'AISO www.aio.it/aiso nell'Articolo "Formazione
Odontoiatrica di base - Relazione del Dott. Ferrero" pubblicato dalla
Rivista "Notizie Fronte stomatologico N 12 Dic.98/N 1 Gen.99 edita
dall'ANDI www.andi.it - pag. 12 Tab. 10) inevitabilmente, io credo, oltre
alla Procura della Repubblica, ai Ministeri di Sanità ed Università e
Ricerca Tecnologica, dovrebbe occuparsene altresì la Corte dei Conti per
recuperare quanto speso inutilmente.