Lega, una sede a Mosca e nuovi contatti politicida Alto Adige, cronaca di Bolzano, martedi' 10 ottobre 2000
g.t.
TRENTO. Sulle scrivanie di molti rappresentanti delle categorie economiche trentine da qualche giorno vi è una lettera particolare: una sorta di invito. A che cosa? All'apertura della Fondazione Russo-Padana, ultima (e un po' sorprendente) creatura dell'onorevole Umberto Bossi. Sede? Il centro di Mosca, data 28 ottobre: »E' un'associazione no-profit per favorire i contatti politici ed economici tra i due Paesi. E verrà inaugurata alla presenza del sindaco della capitale Russa Luzhlov, dei punti di riferimento del settore economico e bancario russo, oltre che dei vertici della Lega Nord chiarisce il consigliere provinciale Sergio Divina che in queste ore si sta incaricando di far conoscere il progetto in zona.
La dimensione internazionale di Bossi è inedita fino ad un certo punto. Già due anni fece scalpore la sua missione diplomatica per incontrare Milosevic giusto all'alba della guerra per il Kosovo. Ora, rientrato nel giro grosso, con rinnovate ambizioni di governo, il leader del Carroccio apre una sorta di ambasciata dello Stato che non c'è, quella Padania che Silvio Berlusconi non vorrebbe nemmeno sentir nominare: »In verità la Fondazione sarà un'istituzione di diritto russo ed è stata pensata per via di una favorevole situazione dell'economia di quel Paese. Grazie all'ottimo riscontro di contatti e di richieste che ci sono arrivate in queste settimane crediamo di essere pronti per partire. La carica di presidente della Fondazione è ricoperta dall'imprenditore di Feltre Giulio Spacthols, negli uffici vi lavorano cinque impiegate osserva ancora il capogruppo della Lega in Trentino Sergio Divina.
La lista degli ospiti russi convocati dallo stato maggiore della Lega, sulla carta, fa impressione. Praticamente mancherebbe il solo presidente Putin. Oltre al sindaco Iuri Luzhkov, avrebbero assicurato la loro presenza il governatore della regione di Mosca Boris Gromov, alcuni ministri e viceministri della Federazione, amministratori di banche ed enti, oltre all'Associazione di piccole e medie imprese russe.
Insomma la Lega si offre come sponda sulla Moscova per l'imprenditorialità italiana e i rappresentanti trentini del Carroccio propongono la stessa chance in provincia. Una porta inedita verso Est.