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Partito Radicale Olga - 20 ottobre 2000
SONO MANCATI QUATTRO VOTI. GLI AMERICANI E GLI EUROPEI HANNO SOSTENUTO "GLI AMICI DELLA CECENIA"

Izvestija

N 199 (25791) del 19 ottobre 2000, pagina 4

Maksin JUSIN

La diplomazia russa ha subito una notevole sconfitta al voto al ECOSOS. Mosca ha combattuto perche' al Partito Radicale transnazionale (TRP), che si basa in Italia e ha le sue filiali quasi in tutti i paesi europei, fosse tolto il diritto di lavorare presso le Nazioni Unite per i contatti con i terroristi ceceni e per aver sostenuto "un separatismo attivo". Il tentativo della Russia e' fallito.

Piu' di duemila orgnizzazioni non-governative hanno lo status consultivo presso l'ECOSOS, tra cui il Partito Radicale transnazionale che conta ben venti deputati al Parlamento Europeo ed e' un partito popolare in molti paesi d'Europa. Nonostante la sua reputazione scandalosa, o forse proprio grazie ad essa.

Il conflitto tra i radicali transnazionali e la Russia nasce lo scorso aprile, alla seduta del Comitato dell'ONU per i diritti umani a Ginevra. Mosca si e' indignata perche' a nome del TRP e' intervenuto l'ex-deputato del Parlametno Ceceno Akhjad Idigov, un emissario di Aslan Maskhadov. Intanto Idigov era solo "un invitato", non iscritto al TRP, dunque, non aveva il diritto di intrvenire a suo nome.

La delegazione russa ha manifestato il suo protesto. Un protesto accolto. L'interventuo di Idigov e' stato sconfessato. I radicali si sono scusati per un "errore increscioso". Ma a Mosca le loro scuse sono sono bastate. I dipomati russi hanno raccolto tutto un dossier sul TRP, nel quale si prova che i radicali "violano lo Statuto dell'ONU perche' stanno coscientemente realizzando una campagna in sostegno del separatismo aggressivo". Mosca ha ufficialmente chiesto di allontanare "quelli che violano lo statuto" dall'ECOSOS e dagli altri programmi dell'ONU.

Gli americani e i rappresentati europei non hanno accolto gli argomenti russi. Secondo loro, i radicali hanno realizzato e corretto il loro errore, mentre la punizione, richiesta da Mosca, era "troppo severa". Si e' arrivato al voto. Tre voti sono mancati alla Russia. Tra i 54 stati-membri dell'ECOSOS solo 20 stati si sono schierati dalla parte della Russia. 23 paesi hanno votato contro, gli altri si sono astenuti o non hanno votato.

La proporzione delle forze e' molto interessante. Sono stati sopratutto i paesi del terzo mondo a manifestare la loro solidarieta' con la Russia. Tra loro c'erano anche dei paesi islamici da cui, in teoria, si poteva aspettare il sostegno degli "amici della Cecenia". Contro la risoluzione russa hanno votato gli USA, il Canada e quasi tutti i paesi europei presenti all'ECOSOS. Anche i greci, considerati amici, e "i fratelli ortodossi" - i bulgari.

* * *

* A proposito

A favole della rusoluzione russa hanno votato: Algeria, Angola, Bahrain, Belorussia, Bolivia, Venezuela, Vietnam, Cina, Columbia, Repubblica Democratica Kongo, Cua, India, Indonesia, Messico, Oman, Russia, Arabia Saudita, Saint-Lucia, Siria e Sudan.

Hanno votato contro: Austria, Belgio, Bulgaria, Gran Bretagna, Germania, Honduras, Grecia, Danimarca, Italia, Canada, Comore, Costa Rica, Lesoto, NUova Zelanda, Norvegio, Polonia, Portogallo, USA, Sierra-Leone, Franzia, Croazia, Repubblica Ceca, Giappone.

 
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