"... ci guida l'idea che in nessun caso i diritti umani di un individuo, indipendentemente dal sesso, dall'etnia o dalla razza, debbano essere ignorati o abusati... Non dovremmo permettere alcun dubbio circa l'inaccettabilità di lasciare impuniti i responsabili degli omicidi di massa, delle "pulizie etniche", di palesi e impressionanti violazioni dei diritti umani. Le Nazioni Unite non saranno mai il loro rifugio, la Carta delle Nazioni Unite non offrirà mai loro conforto o giustificazione... La feroce, sistematica campagna di "pulizia etnica" condotta dalle autorità serbe in Kosovo aveva apparentemente un solo scopo: espellere o uccidere il maggior numero di individui di etnia albanese presenti nella regione, negando così ad un popolo i suoi più elementari diritti, quelli cioè alla vita, alla libertà e alla sicurezza. Ne è conseguito un disastro umanitario che ha coinvolto l'intera regione... nessun governo ha il diritto di nascondersi dietro la sovanità nazionale allo scopo di violare i diritti umani o lelibertà fondamentali del suo popolo. I diritti umani e le libertà fondamentali di una persona, appartenga essa alla minoranza o alla maggioranza, sono sacri".
Sempre "La Repubblica" ospita un'intervista al segretario generale della Nato, George Robertson: <>.