15 militanti hanno sostato per tre ore sotto la sede del Consiglio Regionale con bandiere, cartelli e volantini; quando è arrivato il pullmino che portava la delegazione russa (4 deputati della Duma più una decina di assistenti) abbiamo alzato cartelli scritti in inglese (Russian delegation, welcome but don't forget Chechnya, Humani rights in Chechnya, Justice for Antonio Russo) e urlato in inglese "Human rights in Chechnya).

Dentro il Consiglio regionale Carmelo e Bruno hanno esibito le magliette con su scritto in inglese "Negoziati subito" e "Diritti umani in Cecenia" e il sito del partito. Hanno consegnato ai russi l'appello in inglese di Glucksman e il riassunto in inglese e francese del rapporto di Human Rights Watch; solo quattro russi hanno rifiutato di prendere i documenti (fra di esi il capo delegazione, Sergey I. Neverov). La reazione è stata comunque o di ostentata indifferenze o di malcelata approvazione. Bruno è riuscito a parlare a loro di diritti civili partendo dal problema della sicurezza dei lavoratori (la sede dell'incontro era la Commissione Industria)!

Due interviste fatte da tv private, un lancio dell'ANSA regionale e un breve articolo corretto su "La Stampa" di oggi.