"LA CHIESA PATRIOTTICA CINESE CHIEDE UN GESTO <> AL VATICANO"("Corriere della Sera", 14/11/00)
"Pechino- Il vescovo cattolico-patriottico di Pechino, Michele Fu Tieshan, ha auspicato ieri un gesto <> da parte del Vaticano per porre rimedio ai <> provocati al processo di normalizzazione dei rapporti con la Cina dalla recente canonizzazione di 120 martiri. La canonizzazione, osteggiata dal regime comunista, è stata discussa in un incontro <> di due ore tra il vescovo della Chiesa ufficiale controllata dal governo e una delegazione dell'Istituto italo-cinese, guidata dai presidenti Giulio Andreotti e Cesare Romiti. Il presidente della Rcs Editori ha ribadito la disponibilità a svolgere un ruolo di ponte laico per facilitare il dialogo tra Cina e Vaticano. Romiti ha auspicato un dialogo più intenso tra le due parti così da superare i problemi esistenti.Monsignor Fu, che è anche presidente dell'Associazione cattolica patriottica, ha espresso la speranza di un miglioramento nei rapporti e ha chiesto un <> del Vaticano per compensare l'impatto negativo delle canonizzazioni. Il 1 ottobre scorso il Papa ha canonizzato 120 martiri, 87 cinesi e 33 missionari uccisi durante la <>. Pechino considera la canonizzazione un insulto sia per la scelta della data - 51 anniversario dell'avvento dei comunisti guidati da Mao Zedong al potere - sia perchè i santi sno ritenuti dei criminali,giustiziati dal popolo per i loro reati. La canonizzazione ha di fatto bloccato il lento processo di normalizzazione dei rapporti tra Pechino e il Vaticano. In Cina ci sono circa 8 milioni di cattolici divisi tra la Chiesa ufficiale e quella clandestina perseguitata per la sua fedeltà al Papa".