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Notizie CORA
Radio Radicale Roberto - 14 ottobre 1994
LA MAFIA RINGRAZIA TIZIANA PARENTI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA

Dichiarazione di Maurizio Turco, segretario del CORA:

»Qualora la Presidente della Commissione Antimafia Tiziana Parenti avesse svolto un intervento al Convegno annuale della "Comunità Incontro" riassunto dall'agenzia Ansa con il titolo "Tossicodipendenza: Parenti, stato antiproibizionista come mafia" è chiarissimo che:

1. oggi è festa grande nelle famiglie mafiose;

o forse la presidente Parenti crede che le attuali politiche sulle droghe illegali, attraverso leggi proibizioniste e repressive, sono state del tutto irrilevanti nello sviluppo del potere mafioso?

2. la Presidente della Commissione antimafia parla contro tutte le acquisizioni e le conoscenze scientifiche sul piano economico, sociale e sanitario;

a meno che la Presidente Parenti non abbia ritenuto di parlare sul piano delle proprie convinzioni morali;

3. abbiamo ben compreso che non si ha alcuna intenzione di svolgere una accurata indagine su costi e benefici delle azioni fatte in nome della lotta alla droga durante gli anni della Legge Jervolino-Vassalli prima del referendum del 18 aprile e che si vogliono cancellare quei minimi risultati di ragionevolezza, buon senso e diritto introdotti con quel voto popolare, ma non è accettabile che la nuova e buona novella ce la raccontino coloro che in questi anni si sono dati da fare per salvare alcune vite umane. Perchè se va dato atto alle comunità del lavoro svolto - sicuramente con uno spirito di servizio encomiabile e di cui siamo profondamente rispettosi - va anche detto che alcune comunità pensano di poter essere il potere da opporre a quello dei narcocriminali all'interno di un sistema proibizionista. Così facendo queste comunità si candidano ad essere l'altra faccia di quella medaglia che rappresenta lo stato attuale delle cose: da una parte uno Stato sempre più puro ed etico ma anche sempre più incapace

di governare il problema, dall'altra una criminalità sempre più forte, potente e violenta che dallo Stato ha - di fatto - in gestione il mercato delle droghe illegali in regime di monopolio.

E' del tutto chiaro che anche l'altra faccia della medaglia oggi chieda la sua ricompensa e, come ben sappiamo, qualche miliardo (e qualche impunità) per la lotta alla droga e per i suoi soldati, non si nega mai.

Molto più difficile dire no alla mafia e sottrargli il monopolio del mercato illegale, valutare e controllare costi e benefici degli interventi di repressione dei veri narcotrafficanti, degli interventi di prevenzione e degli interventi di recupero .

 
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