DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE CARMELO PALMA, PRESIDENTE DELLA SOTTOCOMMISSIONE TOSSICODIPENDENZE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO E MEMBRO DELLA SEGRETERIA DEL CORA.
Sui temi delle tossicodipendenza le politiche di riduzione del danno dovrebbero costituire un impegno del governo nazionale: questo è quanto fu deciso nella conferenza nazionale di Palermo dopo il successo del referendum contro la legge Jervolino-Vassalli (o Craxi-Muccioli). Il governo italiano sembra, al contrario, "impegnato" a dimenticare questo impegno (ed a farlo dimenticare agli italiani).
Guidi è, senza ombra di dubbio, il prototipo del "ministro della droga" che i governi italiani degli ultimi anni, con la parziale eccezione di Contri, hanno espresso: cerimonioso, retorico, presenzialista e "ruffiano" con le comunità forti e ricche (San Patrignano), ma nella sostanza inefficiente e conservatore.
L'installazione delle macchinette scambia-siringhe a Torino (decise sulla scorta dell'esperienza di numerose italiane ed europee) è un piccolo esempio di quale ben diversa responsabilità e consapevolezza animi alcune amministrazioni locali. Particolarmente importante è che questo esperimento trovi riscontro al più presto nella istituzione a Torino di quella Agenzia comunale sulle tossicodipendenze il cui progetto è già stato ampiamente elaborato e che speriamo quanto prima trovi concreta attuazione.