Dichiarazione di Maurizio Turco, segretario del CORA:
»Nonostante gli organi di informazione minimizzino la sentenza del Tribunale di Rimini e censurino le posizioni dell'unica organizzazione antiproibizionista, a prescindere dalle vicende giudiziarie, è chiarissimo che le violenze fisiche sono una costante del trattamento terapeutico previsto a San Patrignano e che c'è stato almeno un caso di "accanimento terapeutico" che è l'omicidio Maranzano.
Di fronte a questa verità e alle responsabilità di Vincenzo Muccioli, rilevate anche in sede penale e in considerazione della mancanza di qualsiasi controllo delle attività finalizzate alla lotta alla droga, è urgente necessario prendere delle iniziative concrete.
E' dunque prioritario che:
1. Vincenzo Muccioli sia sollevato dalle responsabilità formali e non, dirette ed indirette che ha all'interno della comunità e delle varie attività e società;
2. sia appurato chi e come ha controllato, o ha omesso di controllare, l'attività che viene svolta all'interno di San Patrignano e degli enti simili;
3. visto l'ingente patrimonio che viene gestito nel nome e per conto della comunità terapeutica di San Patrignano, si verifichi
a) l'uso che è stato fatto dei finanziamenti (e non solo di quelli ricevuti espressamente per le attività di recupero);
b) come è stata gestita e regolamentata l'attività lavorativa finalizzata alla produzione di beni prestata dai tossicodipendenti;
c) chi sono i proprietari dei beni mobili e immobili delle varie attività e società che fanno capo a San Patrignano;
4. sia bloccato qualsiasi finanziamento pubblico, destinato a qualsiasi titolo, alle varie attività e società che fanno capo a San Patrignano fino a quando non si avrà la certezza che saranno cessate le violenze, anche se fatte per "motivi di particolare valore sociale e morale";
5. sia applicata l'intesa Stato-Regioni con la quale si regolamenta l'attività delle comunità terapeutiche;
6. vengano effettuati controlli continui e diffusi nei confronti di singoli e società, pubbliche e private, che svolgono attività di prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze;
7. sia avviata una indagine parlamentare per conoscere:
a) singoli e società, pubbliche e private, che hanno percepito fondi previsti dalla legge Jervolino-Vassalli;
b) l'utilizzo di detti fondi e la congruità con le iniziative realizzate;
c) i tipi di trattamento effettuati e l'efficacia degli stessi;
d) i costi e i benefici della Legge Jervolino-Vassalli;
8. sia discussa nelle commissioni Giustizia e affari sociali la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal CORA per la legalizzazione e la distribuzione controllata di eroina e la regolamentazione delle attività di prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze.
Avremmo voluto che, a partire dall'omicidio di Roberto Maranzano, si aprisse nel Paese un grande dibattito su queste questioni invece, ancora una volta, gli organi e gli operatori dell'informazione hanno scelto la via conformistica della cronaca di colore e scandalistica, tanto i "tossici", come dice Muccioli, non sono in grado di intendere e di volere .