Dichiarazione di Maurizio Turco, segretario del CORA:
»Entro il 31-3-1991 ogni USL doveva provvedere ad istituire un SERT (servizio per le tossicodipendenze): ma in Calabria non è stato fatto.
Quindi, per legge, entro il 30 aprile 1991 il Presidente della Giunta regionale avrebbe dovuto nominare un Commissario ad acta: ma in Calabria non è stato fatto.
Sempre secondo la legge il Commissario lo avrebbe dovuto nominare con decreto il Ministro della Sanità: ma il Commissario per la Calabria non è stato nominato.
I servizi che si sarebbero dovuti istituire avrebbero, tra l'altro, dovuto coordinare e controllare i tanti (troppi) miliardi di fondi pubblici per la "prevenzione antidroga", arrivati comunque in Calabria.
E' palese l'illegale sospensione della legge da parte delle USL, del Presidente della Giunta della Regione Calabria, dei Ministri della Sanità.
Siamo certi che le vicende della Repubblica autonoma calabrese non avranno da parte degli organi di informazione la stessa attenzione che è stata riservata a Muccioli e San Patrignano: poca cronaca, poco moralismo da esporre.
Ancora una volta, a maggior ragione, chiediamo controlli su tutti i soggetti - pubblici e privati - che hanno avuto a che fare con le politiche di prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze. Controlli sui danari, sulle terapie, sulle politiche. E provvedimenti - disciplinari, amministrativi e giudiziari - per chi è venuto meno alle disposizioni di legge .