Dichiarazione di Maurizio Turco, segretario del CORA:
»Il Ministro Guidi dopo la nomina di Ennio Di Francesco (che invitò a non votare o votare scheda bianca per il "referendum droga" perché se avessero vinto i SI si sarebbe dovuto ritenere "che il popolo considera lecito l'uso degli stupefacenti" ed oggi dovrebbe rispettare e governare gli esiti del responso popolare) prosegue la sua opera di demolizione degli esiti referendari.
Alla terza reiterazione a firma Guidi del decreto legge che doveva portare ad una legge-quadro per definire gli interventi di riduzione del danno sociale e sanitario da droghe illegali, il ministro ha omesso qualsiasi riferimento a questa politica, fatta propria dal Governo italiano a seguito dell'esito referendario del 18 aprile 1993.
Nel frattempo il CORA ha chiesto per ben tre volte di essere ricevuto dal Ministro, per formulare proposte concrete e conseguenti al referendum, senza ottenere risposta.
Il ministro Guidi ha dunque deciso di andare avanti per la sua strada, contro le acquisizioni scientifiche, contro il voto popolare e contro le politiche sulle tossicodipendenze in atto nei diversi Paesi europei. Noi invece continueremo a difendere l'esito referendario con iniziative democratiche e nonviolente che saranno scadenzate dal Consiglio generale che si terrà il 9-10-11 dicembre .