(pubblicata dal Corriere della Sera del 1.12.1994).Che De Lorenzo abbia fatto molto per i malati di AIDS, come dice il Prof. Aiuti, può essere vero, ma qualcuno ha mai verificato se si sono prodotti i risultati annunciati? Qualcuno ha controllato l'impiego dei finanziamenti a pioggia fatti durante l'amministrazione De Lorenzo (e non solo in quella)? Si tratta comunque di provvedimenti che agiscono solo "a valle" e non là dove i tossicodipendenti fanno quotidianamente i conti con le leggi punizioniste avallate anche dallo stesso De Lorenzo.
E' vero, infatti, che tra i tossicodipendenti il virus s'è diffuso notevolmente grazie al proibizionismo sulle terapie con farmaci sostitutivi introdotto proprio dal "decreto De Lorenzo" sul metadone (D.M. 445/90), che impediva i trattamenti a mantenimento (in barba alle indicazioni dell'OMS), limitava l'intervento ai soli servizi pubblici e sanciva un grave restringimento nell'esercizio dell'autonomia terapeutica dei medici.
C'è voluta la dura battaglia solitaria condotta dal CORA fino al referendum dell'aprile '93, per spazzare via un provvedimento che aveva subordinato le scelte terapeutiche dei servizi pubblici al "gradimento" delle comunità di recupero, uniche "delegate" a determinare la politica sulle tossicodipendenze dall'irresponsabilità di vari Governi.
Il Prof. Aiuti, si ricorda che fu proprio lui, all'epoca del referendum - come sosteneva anche e solo il CORA - ad accusare i SERT che negavano il metadone di essere i maggiori responsabili della diffusione dell'HIV in Italia? Ma quei SERT non operavano forse in base al "decreto De Lorenzo"?
Anche noi ci auguriamo un processo rapido e sereno, e da radicali siamo pronti a sostenere i diritti alla difesa del cittadino De Lorenzo, ma per far questo non si deve né smentire sé stessi, né, soprattutto, la verità storica, come invece sembra fare il Prof. Aiuti.