---------------------------MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO GENERALE DEL 9-10-11 DICEMBRE 1994
Il Consiglio generale del CORA,
riunito a Pozzuoli nei giorni 9-10-11 dicembre 1994, sentite le relazioni del Segretario e del Tesoriere, in particolare per quanto riguarda le difficoltà politiche, organizzative ed economiche che hanno contribuito al mancato raggiungimento degli obiettivi contenuti nelle mozioni politiche approvate dal Congresso e dai precedenti Consigli generali, le approva.
Il Consiglio generale del CORA, premesso che
- le azioni del Governo, in particolare attraverso le scelte del ministro della Famiglia e degli Affari sociali, sono in stridente contraddizione con gli esiti del referendum del 18 aprile 1993 e con le acquisizioni della Conferenza nazionale sulla droga di Palermo ed anche con i contenuti del contratto di maggioranza stipulato tra il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Presidente del Movimento dei Club Pannella-Riformatori;
- le proposte di legge del CORA sono in stato di importante avanzamento nell'iter parlamentare e offrono l'opportunità di discutere nel loro complesso anche quelle proposte successivamente presentate sugli stessi temi da alcuni parlamentari;
- è necessario mobilitarsi per assicurare a questa scadenza il carattere di uno scontro politico capace di affermare ipotesi realmente riformatrici della legislazione nazionale sulle tossicodipendenze e di prefigurare, in concreto, l'alternativa antiproibizionista al regime attualmente vigente sul piano internazionale in materia di droghe;
constatato
che, così come accadde per il referendum sulla legge Jervolino-Vassalli, la scommessa di dare all'Italia, entro un anno, una legge sulla regolamentazione delle non-droghe è diventata concretamente possibile;
considerando
necessario il rispetto del contratto di maggioranza stipulato tra il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Movimento dei Club Pannella-Riformatori, anche in riferimento alla convocazione di una conferenza internazionale sui costi del proibizionismo di cui il Governo deve farsi promotore e garante;
RITIENE
che il prossimo Congresso ordinario del CORA possa e debba diventare l'occasione per la strutturale riorganizzazione del Coordinamento Radicale Antiproibizionista, per l'incontro ed il confronto tra le diverse parti politiche e sociali che chiedono la riforma delle leggi n. 135/90 sull'Aids e n. 162/90 sulla droga, per il lancio di una campagna politica di sostegno alle proposte di legge di riforma delle politiche sull'Aids e sulle tossicodipendenze;
DA' MANDATO
al Segretario di convocare il Congresso del CORA nelle giornate del 26, 27, 28 e 29 gennaio 1995;
IMPEGNA,
anche in forza dell'impegno personale pubblicamente assunto, i membri degli organi esecutivi del CORA, i membri e gli invitati del Consiglio generale presenti a Pozzuoli
a) all'organizzazione del Congresso del CORA;
b) al raggiungimento dei seguenti obbiettivi entro la data di svolgimento del Congresso:
1. raccogliere almeno 500 iscritti e simpatizzanti al CORA e recuperare gli impegni economici assunti dagli eletti antiproibizionisti;
2. avviare contatti con i rappresentanti delle forze politiche e parlamentari per individuare tempi, modi e responsabilità della campagna per la riforma delle politiche su tossicodipendenze e Aids attuata attraverso al discussione dei progetti di legge depositati in Parlamento;
3. avviare quelle iniziative politiche e militanti per presentare una nuova versione del Decreto Legge n. 633/94, che ripreveda le parti cancellate sulla riduzione, e la contestuale approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
RITIENE
di dover consigliare come quota minima di iscrizione al CORA per il 1995 la somma di almeno 100.000 lire.