Nel suo essere fino in fondo parte politica, la CGIL annuncia l'impegno del sindacato anche sul fronte delle tossicodipendenze e parla di riduzione del danno e di legalizzazione della cannabis in un convegno svoltosi a Rimini. Bene, anche se - come sempre - non siamo nemmeno stati invitati ad assistere.

Noi queste cose le sosteniamo, con i fatti, da sempre: da soli abbiamo promosso un referendum contro la legge Jervolino-Vassalli, da soli abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione delle droghe leggere e la distribuzione controllata di eroina, da soli stiamo preparando un referendum per la legalizzazione delle droghe leggere. Per primi abbiamo parlato di riduzione del danno, abbiamo posto la questione dei farmaci sostitutivi, contro la retorica della "droga di Stato".

Ma, appunto, a noi interessano i fatti. Per questo, ai sindacalisti della CGIL che parlano - finalmente! - di riduzione del danno, di diritti di cittadinanza per i tossicodipendenti, di legalizzazione delle droghe leggere, diciamo: c'è la nostra proposta di legge in Parlamento, c'è un nostro nuovo referendum in preparazione, ci sono i nostri progetti per le agenzie comunali sulle tossicodipendenze.

Sarà l'occasione per lavorare insieme o il CORA continuerà a fare la parte del convitato di pietra?