Prima Arnao sul Manifesto: il referendum del CORA è il gioco delle tre carte. Poi la Pivetti da Costanzo: non c'è proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento. Ieri Grazia Buffa, presidente del Forum Droghe: il referendum del CORA non è per la legalizzazione delle droghe leggere.
Abbiamo chiesto per tre volte al Manifesto di pubblicare una replica ad Arnao. Abbiamo chiesto alla Pivetti di controllare e fare pubblica ammenda: almeno due proposte di legge di iniziativa popolare sono state depositate ad inizio di legislatura dal CORA su droghe e Aids. Abbiamo chiesto a Costanzo di rettificare quanto detto dalla Pivetti ospitandoci. Il transpartito della menzogna si è dunque costituito. Con il Presidente della Repubblica, a cui pure abbiamo chiesto di intervenire, che sta alla finestra.
Di fronte a questo squadrone della morte della verità, del diritto, della Costituzione scritta, delle leggi (che vede in prima fila alte cariche dello Stato, che - per cancellare la nostra organizzazione politica, la nostra storia fatta di referendum popolari, di lotte nonviolente e democratiche - arrivano sinanche a negare l'evidenza degli atti parlamentari) la risposta non può essere affrettata, di mera "reazione" o "testimonianza" perché puntiamo dritto al riconoscimento e al risarcimento del danno.
P.s.: ancora una volta vogliamo ricordare il nostro più duro e rigoroso avversario, Vincenzo Muccioli, che ospito' appena un anno fa - con naturalezza e amicizia - il congresso nazionale degli antiproibizionisti. Altri tempi, altre coscienze.