DICHIARAZIONE DI CARMELO PALMA, DELLA DIREZIONE DEL CORA:

»Esprimiamo, ovviamente, grande soddisfazione per la grazia concessa dal governo maldiviano a Davide Grasso e Stefano Ghio (e - ma al momento non abbiamo avuto conferme ufficiali - degli altri europei detenuti per possesso di droga).

Confermiamo il giudizio del tutto negativo sulla condotta che la Farnesina ha tenuto in questa vicenda.

Riteniamo di avere avuto parte importante, con manifestazioni ed iniziative pubbliche, nella mobilitazione che ha coinvolto, in queste settimane, anche centinaia di parlamentari italiani ed europei.

La vicenda ha però dimostrato come il proibizionismo sulla droga rappresenti un elemento di corruzione politica e giuridica e di insicurezza per i cittadini di tutto il mondo: a maggiore ragione se si considera che ha riguardato un paese minuscolo, come le Maldive, di nessun peso politico e di grande dipendenza economica dall'Occidente.

Se, sciaguratamente, i cittadini europei fossero stati detenuti in Irak o a Singapore, il dramma sarebbe diventato, quasi certamente, tragedia.

L'esito felice, ancorché tardivo, della questione non può dunque che confermare - per chi abbia intelligenza politica della portata complessiva e delle conseguenze del proibizionismo - l'urgenza di una riforma della legislazione internazionale sulle droghe .