I PARLAMENTARI RIFORMATORI SERGIO STANZANI E LORENZO STRIK LIEVERS, INSIEME AL RESPONSABILE NAZIONALE DEL CORA CARMELO PALMA, IN UNA CONFERENZA STAMPA HANNO PRESENTATO UN LIBRO BIANCO SULLO "SCANDALO" DEL DECRETO SULLA DROGA (REITERATO PER 18 VOLTE IN UN DECINA DI VERSIONI DIVERSE) OGGI IN DISCUSSIONE NELLA COMMISSIONE SANITA' DEL SENATO.
NELLA CONFERENZA STAMPA PRESENTATI ANCHE GLI EMENDAMENTI AL DECRETO PROMOSSI DAL CORA E PRESENTATI DAI PARLAMENTARI RIFORMATORI.
Il decreto in oggetto è nato, con il governo Amato, come decreto sulla "riduzione del danno" (cioè sulla riforma laica delle politiche sulla droga nel nostro paese) ed è divenuto, con i governi Berlusconi e Dini, il decreto-manifesto della "antiriduzione del danno". E' alla sua 18a reiterazione ed ha avuto una decina di versioni diverse. Come solo risultato ha avuto quello di fare precipitare nella completa incertezza e assenza di diritto tutte le politiche e tutti gli interventi sulla droga in Italia.
La sua attuale impostazione è centrata non solo sul rifiuto di ogni innovazione e sperimentazione, ma anche sull'equivoco assolutamente antiscientifico - avallato dallo "zar" antidroga italiano Ennio Di Francesco - secondo il quale tutto, anche i semplici esercizi di moralismo, può essere definito "riduzione del danno".
Intanto, in Italia, nel 1995, sono aumentati in maniera sensibile i morti per overdose, si mantengono livelli inquietanti di infezione da HIV fra la popolazione tossicodipendente e rimangono esclusi da ogni forma di assistenza coloro che, essendo tossicodipendenti, non fanno voto di astinenza.
Se però le politiche si giudicano dai risultati, e lo scenario è quello che sappiamo, perchè il Parlamento Italiano non riconosce le urgenze e non sfrutta questa occasione per dichiarare ed ammettere la bancarotta delle politiche sulla droga nel nostro paese e per tornare a quella prima, parziale ma importante, svolta contenuta nel decreto nella sua versione originaria?