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Notizie CORA
Radio Radicale Roberto - 18 aprile 1996
DROGA= IL RAPPORTO DEL GOVERNO: SCIATTO, CARENTE, CLANDESTINO.
SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA DEL CORA E DELLA LISTA PANNELLA-SGARBI.

Questa mattina, davanti alla sede del ministero per la Famiglia a Roma, Carla Rossi, direttrice dell'Osservatorio delle leggi sulla droga del CORA, e Carmelo Palma, coordinatore nazionale del CORA, entrambi candidati nella Lista Pannella-Sgarbi, hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare le controanalisi degli antiproibizionisti sul rapporto annuale del Governo sulla droga.

Il rapporto appare sciatto, carente e clandestino (probabilmente perché carente). Organi di informazione come l'ANSA o l'ASCA non l'hanno tutt'ora a disposizione (e ne hanno chiesto copia al CORA che per altro solo grazie ai parlamentari della Lista Pannella ha potuto disporre di una sola copia), mentre il quotidiano L'Avvenire ne ha tratto un ampio servizio. E' singolare, oltre che in contrasto con la pubblicità previsti dalla legge, la reticenza di un Governo "tecnico" che, attraverso il ministro della Famiglia Ossicini e il suo ufficio tossicodipendenze diretto dall'ex-poliziotto De Francesco, parrebbe avere interesse a presentare i propri "successi". Se lo fa in modo reticente o clandestino è perché, evidentemente, ha qualcosa da nascondere. Lo stesso UNDCP (il programma sulle droghe delle Nazioni Unite del quale l'Italia è uno dei maggiori finanziatori) non ha potuto avere il rapporto se non attraverso Carla Rossi che dell'UNDCP è consulente.

Il CORA una volta di più si dimostra essere l'unica organizzazione politica impegnata a modificare la politica sulle droghe e anche un autentico servizio pubblico di informazione e documentazione.

Qui di seguito la sintesi della conferenza stampa:

1) QUALITA' DEI DATI: è scarsa. Il maggiore responsabile è il ministero degli Interni, il solo ministero che dispone di un osservatorio apposito. I dati degli Interni sono scarni e appaiono raccolti burocraticamente, senza una reale volontà di conoscenza del fenomeno. Da parte del ministero non si dimostra alcuna volontà di collaborazione: Carla Rossi, nonostante una lettera ufficiale di incarico dell'UNDCP, ha avuto notevoli difficoltà per avere i dati richiesti.

2) CARENZA DI INFORMAZIONI: appare evidente che al Governo non interessa sapere come e perché vengono spesi i soldi per gli interventi sulle tossicodipendenze. Il rapporto attuale è anche peggio dei rapporti Jervolino.

3) CARCERI MINORILI: dal rapporto emerge che nelle carceri minorili vi è un gran numero di detenuti per reati connessi all'uso di droghe leggere. E' un dato grave e preoccupante perché questi interventi repressivi creano occasioni di contatto tra minorenni e ambienti criminali favorendo il passaggio dalle droghe leggere a quelle pesanti.

4) DECESSI: le cifre contenute nel rapporto sono date acriticamente. Il 1995 segna un aumento dei decessi del 20% rispetto all'anno precedente. E' un dato molto grave che viene semplicisticamente giustificato con l'invecchiamento della popolazione tossicodipendente, ma altri indicatori statistici segnalano che ciò non è più così vero.

5) INTERVENTI DI EMERGENZA: è un dato che non è mai stato considerato dai rapporti del Governo ma che è più importante di quello delle morti. Evidentemente il né Governo né il ministero per la Famiglia ritengono interessante sapere quanti interventi su tossicodipendenti vengono compiuti nei reparti di pronto soccorso. I dati del servizio statistico nazionale dimostrano che i salvataggi in caso di overdose sono aumentati (1000 al mese, cioè dieci volte più delle overdosi). L'analisi di questi dati smentisce la tesi dell'invecchiamento della popolazione tossicodipendente.

6) DROGHE SINTETICHE: il Governo non sembra minimamente preoccupato del costante e preoccupante aumento del consumo. E' evidente che il Governo ne sottovaluta la pericolosità mentre in Inghilterra, ad esempio, si registrano casi di morte per uso di droghe sintetiche.

 
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