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Notizie CORA
Radio Radicale Roberto - 20 giugno 1996
A PROPOSITO DELLA DISCUSSIONE, INIZIATA IERI NELL'AULA DELLA CAMERA, SULLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO SULLA DROGA, MEGLIO NOTO COME DECRETO SULLA "RIDUZIONE DEL DANNO"....

"UN PICCOLO PASSO AVANTI, E UNA GRANDE OCCASIONE PERDUTA"

COMUNICATO DEL CORA

E' deludente che la Camera non abbia colto l'occasione offerta dalla discussione di questo decreto per approfondire l'analisi sul fallimento complessivo della legge sulla droga e per prefigurarne riforme coraggiose ed urgenti.

In questo quadro, l'unico dato confortante è che il decreto, dopo alcune versioni francamente impresentabili, torni a restituire priorità nell'azione di governo alle politiche di "riduzione del danno"; assai meno confortante è però che a questa "tenuta" sulla riduzione del danno si sia accompagnato, in quasi tutti gli interventi, il tentativo di separare concettualmente la riduzione del danno dalle politiche di legalizzazione delle droghe proibite.

Questa separazione è infondata storicamente poichè tutte le esperienze europee (svizzere, inglesi, olandesi) che siamo soliti definire con il termine "riduzione del danno" consistono concretamente nella sostituzione del mercato illegale con politiche di offerta - vendita o somministrazione legale - di droghe proibite (cannabis, eroina), cioè con forme, ancorchè parziali, di legalizzazione.

Sul comportamento del centro-destra, fatti salvi alcuni interventi (di Taradash innanzitutto ed in parte dell'ex ministro Guidi che da parlamentare mostra un grado di disponibilità e di attenzione ben diverso da quello che gli riconoscevamo come ministro), è stata esasperante e deprimente l'approssimazione, l'arroganza, il pregiudizio antiscientifico e la retorica moralistica di cui grondavano gli interventi (in particolare di AN) contrari al decreto, alla riduzione del danno e a tutto ciò che fosse anche solo parzialmente diverso dalla fallimentare dottrina della "solidarietà armata", punitiva e paternalistica, nei confronti dei tossicodipendenti.

Si può dunque dire che questo decreto rappresenta nel suo complesso un piccolo passo avanti ma anche una grande occasione perduta.

E' dunque sempre più urgente che il Parlamento discuta le diverse proposte di legge attualmente depositate, a partire da quella di iniziativa popolare promossa dal CORA, per la legalizzazione delle droghe leggere e per la somministrazione controllata dell'eroina.

 
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