"MA CI SARA' UN SENATORE...?"

CARMELO PALMA, RESPONSABILE NAZIONALE DEL CORA, E' AL 4· GIORNO DI DIGIUNO DI DIALOGO NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE LIVIA TURCO PERCHE' VENGA SCONGIURATO IL PERICOLO DELL'APPROVAZIONE DEL DECRETO SULLA DROGA: IL PROVVEDIMENTO INFATTI, NELLA SUA ATTUALE VERSIONE, CONTIENE UNA NORMA, CONTRARIA ALLA LIBERTA' TERAPEUTICA DEI MEDICI E DEI TOSSICODIPENDENTI, CHE RISERVA LA POSSIBILITA' DI PRESCRIVERE METADONE AI SOLI MEDICI DEI SERT, PROIBENDOLA, NEL CONTEMPO, AL RESTANTE 99% DEI MEDICI ITALIANI.

DICHIARAZIONE DI CARMELO PALMA.

»Il decreto sulla droga giunge martedì prossimo nell'aula del Senato; in extremis, dunque, dovendo decadere il giorno successivo.

Oltre a Luigi Manconi e a Pietro Milio (che nei giorni scorsi hanno annunciato e promesso battaglia per impedire la precipitosa conversione in legge di questa versione del decreto)...

Oltre a costoro, ci saranno 5 o 6 senatori, fra le decine che in campagna elettorale hanno richiesto e ottenuto i voti degli elettori antiproibizionisti, che onoreranno le proprie idee e diranno che quella norma sul metadone è una ignobile porcheria (ancora più ignobile, se possibile, per il fatto di essere stata accettata dalla maggioranza per un giochetto di bassa cucina parlamentare con la Lega)?

Ci saranno 5 o 6 senatori che chiederanno al Governo, al Ministro Turco ed alla maggioranza le ragioni (e ragione grave ha da esserci, e da essere rivendicata, dunque, e non sottaciuta o nascosta) per cui fanno carta straccia del risultato del referendum?

Non vorremmo avere a che fare con un Parlamento che, oltre a proibire le droghe, in nome della solidarietà e, naturalmente, dell'emergenza, proibisca addirittura le politiche sulle droghe, o le convinzioni dei propri membri .