Il CORA aderisce alla manifestazione di mercoledì 17 luglio 1996, organizzata dai Verdi e da Nessuno tocchi Caino contro la pena di morte, davanti all'ambasciata cinese a Roma.
La battaglia antiproibizionista è battaglia per il diritto e i diritti dei cittadini, per leggi ragionevoli che governino i problemi e non si illudano moralisticamente di risolverli negandoli o ricorrendo alle scorciatoie autoritarie di cui il proibizionismo sulle droghe è il drammatico paradigma.
In occasione della giornata mondiale antidroga del 26 giugno il governo di Pechino ha voluto organizzare un "maxiprocesso" che si è svolto in 262 tribunali sparsi in tutto il paese, che hanno esaminato le imputazioni di 1725 persone coinvolte in 939 casi di produzione, traffico, possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. Le procedure dei tribunali cinesi in questi casi sono assai spedite, senza alcuna garanzia per la difesa: lettura del capo d'accusa, descrizione della circostanze dell'arresto, sentenza inappellabile. E per la giornata antidroga i tribunali non hanno perso tempo: nei confronti di 231 condannati a morte la sentenza è stata eseguita immediatamente con un colpo di pistola alla nuca.