COMUNICATO DELLA SEGRETERIA DEL CORA.Il "senato" svizzero ha approvato una proposta del Governo a favore di una politica in materia di droghe non proibizionista. La decisione dovrà ora passare al vaglio dell'altro ramo del Parlamento per essere infine sottoposta al giudizio dei cittadini.
Si tratta comunque, già da ora, di un pronunciamento ufficiale in favore di una concreta politica di "riduzione del danno" che conferma la validità delle sperimentazioni in corso in città come Zurigo.
Quella della Svizzera è la "risposta" migliore alle polemiche nostrane - spesso segnate dall'assoluta ignoranza dell'argomento - seguite alla decisione del consiglio comunale di Torino che con un ordine del giorno ha denunciato il fallimento del proibizionismo e chiesto una netta inversione di tendenza. La Svizzera pare, quindi, non voler tornare indietro rispetto alla strada imboccata con le sperimentazioni in corso e anzi intende fare di queste la base per una nuova politica in materia di droghe. Un esempio di pragmatismo e di lungimiranza che dovrebbe essere di esempio per i nostri amministratori locali e nazionali che ancora considerano il metadone "droga di Stato", per quelli che credono che la cannabis sia l'anticamera dell'eroina, per quelli che confondono l'esperienza del Platzspitz (per altro conclusa) con la riduzione del danno o con l'antiproibizionismo.
Da parte nostra continueremo a seguire il "laboratorio" svizzero con attenzione almeno pari a quella che gli "organi di
informazione" dedicano alle scampagnate sui fiumi. Il professor A.Uchtenhagen, coordinatore del programma svizzero di somministrazione di eroina sotto controllo medico ai tossicodipendenti, presenterà i risultati più aggiornati di questa rivoluzionaria sperimentazione in occasione del prossimo Congresso del CORA che si terrà dal 5 al 7 dicembre presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.