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Radio Radicale Roberto - 23 ottobre 1996
ATTUAZIONE DEL RISULTATO REFERENDARIO, ATTUAZIONE E RISPETTO DELLA NORMATIVA ESISTENTE

Nei giorni scorsi, ai parlamentari componenti le Commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera dei Deputati e Giustizia e Sanità del Senato, sono stati inviati due documenti del CORA: uno riguarda gli aspetti della normativa sulla droga deve essere ancora adeguata al risultato del referendum del 1993; l'altro evidenzia gli aspetti della legislazione che vengono sistematicamente distorti dalle interpretazioni o dalle applicazioni quotidiane delle autorità competenti.

Qui di seguito la lettera di accompagnamento indirizzata ai parlamentari, mentre nei testi seguenti si trovano i due documenti in questione.

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Onorevole Deputato/Senatore,

la ripresa dei lavori parlamentari ha riproposto all'attenzione della Camera e del Senato una serie di scadenze, sempre più urgenti, sui temi delle droghe e delle politiche sulle droghe: innanzitutto l'esame del decreto legge (giunto alla ventesima reiterazione) di attuazione del DPR 309/90; quindi l'organizzazione della Conferenza Nazionale sulla droga, prevista per i primi mesi del prossimo anno a Napoli. Inoltre, l'approvazione dell'ordine del giorno sulla droga del Consiglio comunale di Torino, già seguito da pronunciamenti analoghi di altre Amministrazioni locali, e la sentenza della Consulta sulla reiterazione dei decreti-legge, hanno impresso una nuova accelerazione al dibattito politico e istituzionale su questi temi.

Non da oggi il CORA propone al Governo ed al Parlamento di intraprendere la strada di riforme coraggiose e complessive in senso antiproibizionista della normativa italiana sulla droga. Non per questo abbiamo mancato di portare il nostro contributo, alla sua riflessione, ed a quella dell'intera politica italiana, sugli "aggiustamenti", che consentirebbero alla legislazione sulla droga di acquisire insieme maggiore efficacia e maggiore equità. Lo stesso referendum del 1993 (con cui si abolirono le sanzioni penali per il consumo di droghe illegali) rappresentò un contributo di "ragionevolezza", grazie al quale i cittadini italiani riuscirono a riparare ad alcuni degli errori (solo ad alcuni, purtroppo) che il Parlamento commise approvando la legge 162/90.

Riteniamo che il lavoro del Parlamento e del Governo debba ripartire proprio dall'impegno per il rispetto e l'attuazione del esito referendario e della normativa che conseguì a questo risultato. A questo proposito le inviamo due documenti: l'uno evidenzia gli aspetti in cui la normativa deve essere tuttora adeguata alla volontà degli elettori espressa nel referendum; l'altro sottolinea gli aspetti della normativa, resi sistematicamente oggetto di interpretazioni o applicazioni "distorsive".

La preghiamo di volerli considerare con attenzione, e di comunicarci eventualmente la sua disponibilità a lavorare perché gli obiettivi indicati nel documento divengano, al più presto, argomento di lotta politica e parlamentare.

Distinti saluti.

Carmelo Palma

Coordinatore nazionale del CORA

 
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