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Notizie CORA
Partito Radicale Alberto - 11 novembre 1996
< ANTIPROIBIZIONISTI DI TUTTO IL MONDO...N·9 >

ANTIPROIBIZIONISTI DI TUTTO IL MONDO...

Agenzia di azione antiproibizionista

10 Novembre 1996 - (Anno 2) * Num.9

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CORA |

| Associazione del

Coordinamento | Partito Radicale

Radicale |

Antiproibizionista |

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OLD - Osservatorio delle

leggi sulla droga

-------------------------

PAA - PARLAMENTARIANS FOR

ANTIPROHIBITIONISM ACTION

Campagna europea per la

revisione delle convenzioni

internazionali

========================================

Via di torre argentina 76

00186 ROMA

Tel:+39-6-68.97.91

Fax:+39-6-68.80.53.96

E-mail: cora.italia@agora.stm.it

________________________________________

97-113, rue Belliard

c/o Parlement européen

REM 5.08

1047 BRUXELLES

Tel.+32-2-230.41.21/646.26.31

Fax.+32-2-230.36.70

E-mail: cora.belgique@agora.stm.it

>=======NOTIZIE DAL CORA=======

> CORA coordinamento radicale antiproibizionista

> VIII Congresso

> Bruxelles, Parlamento europeo, 5-6-7 dicembre 1996

> IL FLAGELLO DELLE DROGHE E' IL FLAGELLO DELLE DROGHE PROIBITE E' IL FLAGELLO DELLE LEGGI PROIBIZIONISTE.

> IL PROIBIZIONISMO E' DANNOSO, IL PROIBIZIONISMO HA FALLITO.

Le droghe, prima di essere proibite per legge, erano un fenomeno localizzato geograficamente, culturalmente e socialmente. A causa delle leggi proibizioniste oggi costituiscono uno dei più grandi flagelli che attanagliano il pianeta e mettono a repentaglio la vita di ciascun cittadino e delle istituzioni. Non esiste società, cultura o sistema istituzionale, sia esso ferocemente repressivo o dolcemente tollerante, che possa fare fronte alla portata distruttrice del proibizionismo; il massimo risultato ottenuto dalle politiche tolleranti è quello dell'attenuare i danni sanitari per i consumatori e, in minima parte, gli eventi microcriminali.

Il sistema proibizionista, che avrebbe dovuto estirpare la coltivazione, impedire la produzione ed evitare il consumo di alcune sostanze, ha prodotto danni ben più gravi di quelli che potrebbero causare le sostanze stesse.

Chi ancora nel mondo puo' affermare di non sapere tutto questo?

Gli stessi ministeri nazionali e agenzie internazionali specializzate nella guerra alla droga sanciscono nei loro studi e rapporti:

- che le morti per overdose, sono causate dall'ingestione di sostanze di cui non si conosce qualità e quantità;

- che la diffusione di sieropositività e aids tra i tossicodipendenti è in relazione diretta con il carattere repressivo delle leggi sulle droghe;

- che buona parte dei reati di microcriminalità non sono un effetto delle droghe, ma della necessità di procurarsi ingenti somme per acquistare sostanze che produrre costa pochissimo;

- che la guerra alle droghe ha costi astronomici e incontrollati, a fronte di risultati fallimentari;

- che almeno il 30% delle spese per l'amministrazione della giustizia penitenziaria è impiegato per detenuti che hanno commesso "reati di droga", e che una percentuale almeno analoga delle energie umane e finanziarie di tribunali e forze di Polizia è distolta dal garantire la sicurezza dei cittadini;

- che il narcotraffico è l'attività criminale più redditizia, più destabilizzante per l'economia legale del pianeta e per la democrazia in diversi paesi; ed è forte il sospetto che in alcuni di essi i narcotrafficanti non si limitino a condizionare la classe politica ma a sostituirla.

E' urgente ed indispensabile concepire una politica alternativa per debellare queste metastasi all'economia, alla democrazia, al diritto.

Non essendo nella natura umana la perfezione, siamo consapevoli del fatto che è impossibile eliminare dalla società le droghe, il loro uso e il loro abuso. Siamo dunque convinti che la nostra opzione politica di legalizzazione consentirebbe quantomeno a chi le consuma di conoscere la quantità e la composizione delle sostanze acquistate attraverso canali legali, senza divenire complice o soldato della criminalità che oggi controlla il traffico illecito. Sarebbe inoltre finalmente possibile fare delle campagne di informazione diretta, unico sistema di dissuasione efficace.

Come il proibizionismo è la traduzione di un sentimento morale diffuso che trova nel divieto e nella sanzione l'esorcizzazione della propria incapacità di governare i problemi, così l'antiproibizionismo è la traduzione delle acquisizioni scientifiche che riconoscono negli aspetti repressivi i maggiori responsabili dei danni provocati dalle droghe. Danni che sono inflitti ai consumatori, all'economia, alla giustizia, al diritto e alla democrazia.

Ma se non si vuole che l'antiproibizionimo finisca, per inerzia, soffocato dalle ragioni e dalle prove che continuamente si accumulano a suo favore, è necessario che gli antiproibizionisti si organizzino per vincere ora questa battaglia di civiltà.

> IL CORA: UN'ORGANIZZAZIONE POLITICA DI LOTTA DEMOCRATICA E NONVIOLENTA

Il CORA, Coordinamento radicale antiproibizionista, è stato, con il Partito radicale e il Movimento dei Club Pannella-Riformatori, il protagonista della vita politica italiana, attraverso lotte civili, democratiche e nonviolente volte a cambiare le leggi proibizioniste sulle droghe.

Nel 1989 ha promosso la formazione della "Lista antiproibizionista contro la criminalità politica e comune", che ottenne circa 500.000 voti ed un eletto alle elezioni europee e, successivamente, diversi eletti in Comuni, Province e Regioni italiane.

L'azione più significativa, nel 1991, è stata la promozione di un referendum nazionale per abolire la legge che prevedeva il carcere per i consumatori di droghe illegali: in due mesi, insieme al Partito Radicale, furono raccolte 730.000 firme autenticate. Il 18 aprile 1993 il 55% degli italiani votò l'abolizione delle sanzioni penali. Le autorità italiane competenti stanno attualmente verificando la leggittimità di una richiesta di referendum per la legalizzazione delle droghe leggere.

Oltre ai referendum, ci sono stati digiuni, fiaccolate e manifestazioni. Alcuni di noi si sono fatti arrestare autodenunciandosi, come ha fatto l'attuale Commissaria Europea Emma Bonino (iscritta al CORA sin dalla fondazione) nel novembre del 90 e nel febbraio del 91, a New York, per aver distribuito siringhe ai tossicodipendenti. O come ha fatto il leader radicale antiproibizionista Marco Pannella, che già nel 1973 fu arrestato per aver mostrato in una conferenza stampa un pezzo di hashish, e che nel corso dell'ultimo anno per ben tre volte ha compiuto azioni di disobbedienza civile. Il primo processo si aprirà il 6 dicembre, cioè il secondo giorno dei lavori del Congresso del CORA.

> L'VIII CONGRESSO DEL CORA A BRUXELLES. DAL 5 AL 7 DICEMBRE PER ORGANIZZARE GLI ANTIPROIBIZIONISTI IN EUROPA

Con questa storia, esperienza, capacità di lotta e di proposizione, abbiamo deciso di rilanciare in Europa la lotta e l'organizzazione antiproibizionista.

Abbiamo scelto di operare su una dimensione che, dal punto di vista geografico e politico, è tale da consentire una reale e profonda conversione delle politiche sulle droghe. I cambiamenti ottenibili a livello nazionale sono sempre e comunque limitati a causa delle pressioni dei paesi confinanti o della pretesa limitazione alla sovranità nazionale che deriverebbe dalle Convenzioni internazionali in materia. L'Unione europea, soprattutto se riformata in senso federale, potrebbe costituire l'interlocutore "sovranazionale" per una dura lotta democratica e nonviolenta.

E' su questi presupposti che il 5 dicembre alle ore 15.30 si apriranno a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, i lavori dell'VIII Congresso del CORA, il coordinamento radicale antiproibizionista. Tra i primi ad intervenire la Commissaria Europea Emma Bonino, il leader antiproibizionista Marco Pannella e l'economista Antonio Martino, già Ministro degli Esteri italiano; mentre attendiamo la conferma dal Premio Nobel Prigogyne primo firmatario di un appello del CORA al Parlamento belga, del filosofo spagnolo Fernando Savater, dal vicepresidente dell'internazionale liberale Carlos Albertos Montaner; del direttore onorario della National Revue William Buckley. Mentre hanno già assicurato la partecipazione diversi deputati di vari paesi europei.

Nel pomeriggio di venerdi' 6 dicembre si terrà una tavola rotonda, con medici ed esperti europei, per denunciare uno degli effetti del proibizionismo sulle droghe: il proibizionismo sulle cure, cioè il divieto per un medico di agire secondo scienza e coscienza.

A partire da queste disponibilità e da quelle che riusciremo ad acquisire da qui al 5 dicembre, si costituirà l'organizzazione europea degli antiproibizionisti, il CORA del 1997.

E' importante ed urgente - proprio in queste ore - mettere il proprio nome, un po' del proprio tempo e del proprio denaro a disposizione di questa iniziativa politica per porre rimedio con urgenza al flagello delle droghe proibite.

> PER PREANNUNCIARE LA PROPRIA PARTECIPAZIONE COMPILARE IL MODULO E INVIARLO PER FAX () O PER EMAIL ()

( ) partecipero' tutti e tre i giorni del congresso

( ) partecipero' giovedi' 5 dicembre (ore 15.30/19)

( ) partecipero' alla sessione mattutina di venerdi' 6 (ore 9.30/13.00)

( ) partecipero' alla sessione pomeridiana di venerdi' 6 (ore 15.30/19.00)

( ) partecipero' alla sessione di sabato 7 (ore 9.30/13.00)

- per chi partecipa da un paese europeo diverso dal Belgio sono previste agevolazioni, compatibilmente con le scarse disponibilità.

>=======NOTIZIE DAL MONDO=======

UE * Dal rapporto dell'Osservatorio europeo sulla droga: l'1% della popolazione dell'Unione usa abitualmente eroina, lo 0,5% ne e' dipendente. I consumatori di marjiuana sono stimati in una percentuale che oscilla tra il 5 e il 16%. Il commissario europeo per la politica dei consumatori, Emma Bonino, commentando il rapporto, ha fatto sapere di essere favorevole alla legalizzazione di alcune droghe.

(THE TIMES, NEUE ZUERCHER ZEITUNG, 09/10; LE FIGARO, INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE, 10/10; THE WALL STREET JOURNAL 11/10; THE EUROPEAN 16/10)

LUSSEMBURGO * Il Lussemburgo e' il Paese dell'Ue con la piu' alta percentuale di tossicodipendenti, il cinque per mille. Su iniziativa del parlamentare verde Renee Wagener, i deputati hanno votato una risoluzione che invita il Governo ad aprire un tavolo di trattative con Belgio e Olanda per stabilire nel Benelux una zona di "libero fumo" della cannabis. Il ministro della Giustizia si e' dichiarato favorevole.

(PANORAMA 17/10)

SPAGNA * Il Commissario per la Droga, Jose' Manuel Rodriguez, spera che la nuova legge della Comunità autonoma di Andalusia ponga fine alla vendita e alla somministrazione di alcool e tabacco ai minori.

(EL PAIS, 22/10)

U.S.A. * Una proposta del presidente Clinton prevede che tutti i teenagers che intendono sostenere l'esame per la patente di guida, debbano sostenere un test che verifichi se sono o meno consumatori di droghe.

(INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE, 21/10)

MONDO * Il cioccolato contiene una sostanza molto simile alla caffeina, che come la prima esercita un effetto eccitante sul sistema nervoso centrale. Alcuni farmacologi sostengono che la cioccolata agisce sul cervello come la marijuana.

(LA STAMPA, 23/10)

U.S.A. * Un intervento del commissario Ue Emma Bonino, che sosteneva la necessita' di legalizzare le droghe leggere nei Paesi europei, trova risposta da parte di Joseph A.Califano Jr., presidente del National Center on Addiction and Substance Abuse della Columbia University di New York, ex ministro Usa della Sanita'. "La legalizzazione sarebbe un disastro per i bambini e gli adolescenti europei".

(INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE, 18/10)

SVIZZERA * La Fondation Phénix, organismo ginevrino che si occupa della presa in carico degli eroinomani, finanziato dal governo federale e dalle casse assicurazioni-malattia locali, ha pubblicato l'ultimo bilancio dei suoi programmi di sostituzione della droga con il metadone. I risultati rispetto al '92: diminuiscono i pazienti sieropositivi (che passano dal 30 al 14%), diminuisce la delinquenza (l'87% dei pazienti non sono piu' stati in carcere e, tra il restante 13%, la maggior parte e' finita in carcere per reati commessi prima della cura). Il 70% dei pazienti ha abbandonato completamente l'uso dell'eroina; i restanti ne usano in media 4,3 dosi al mese. Il 97% non fa più scambio di siringhe. Le overdosi, sono diminuite del 98%.

(LE NOUVEL OBSERVATEUR 30/10)

MESSICO * Il presidente Ernesto Zedillo ha dichiarato: "Finché la domanda di droga dagli Usa sara' sugli attuali, altissimi livelli e i margini di guadagno per i trafficanti rimarranno tali, gli incentivi a trafficare in droga non diminuiranno. Tuttavia non c'e' alcuna possibilita' che il Messico diventi come la Colombia, dove i trafficanti hanno speso milioni di dollari per infiltrarsi nelle istituzioni e corrompere il governo e la magistratura".

(INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE 24/10).

FRANCIA * Lo Stato francese sovvenziona da sempre l'organizzazione internazionale "Le Patriarche" per l'assistenza ai drogati: 5 milioni di franchi nel 96; 6 milioni nel 95; 7 milioni nel 94 e 8 milioni nel 93. Quest'anno l'affare ha assunto i connotati di uno scandalo dopo che il rapporto parlamentare sulle Sette inserisce "Le Patriarche" tra i "movimenti settari da 2.000 a 10.000 adepti". E anche perche' l'opacita' gestionale e i metodi adottati dall'associazione sono stati oggetto di svariate denunce.

(LE MONDE, 24/10)

COLOMBIA * Dopo cinque giorni dal suo "licenziamento, la Procura ha ordinato l'arresto dell'ex Procuratore Generale del Governo colombiano, Orlando Vasquez, sospettato di avere finanziato con i narcodollari la propria campagna elettorale del 1994: 200.000, provenienti dal Cartello di Cali'.

(NEUE ZUERCHER ZEITUNG, 24/10)

GERMANIA * Nel primo semestre del 96 la percentuale di consumatori di Ecstasy quale droga principale e' cresciuta al 37,8% superando per la prima volta la percentuale dei consumatori di eroina (35,4%) e di cocaina (19,9%). Da gennaio a settembre sono state sequestrate 481.087 pasticche, pari a un aumento del 131% sullo stesso periodo dell'anno scorso.

(FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG, 25/10)

GERMANIA * Nino Wessling e' morto a quindici anni perche' si "gasava": era dipendente dal gas butano contenuto nelle bombole da campeggio. Pare che i giovanissimi abbiano scoperto questo nuovo sistema di drogarsi.

(DER SPIEGEL, 28/10)

SPAGNA * Il procuratore antidroga, Enrique Abad di fronte al Congreso de los Diputados ha sostenuto che gli istituti bancari non collaborano abbastanza con gli organi giudiziari nella lotta al "lavaggio" di danaro proveniente dal narcotraffico.

(EL PAIS, 30/10)

SVIZZERA * Il prossimo primo dicembre i cittadini di Zurigo e Winterthur dovranno pronunciarsi sul proseguimento dell'esperienza della distribuzione controllata di eroina.

(NEUE ZUERCHER ZEITUNG 01, 04/11)

U.S.A. * I californiani votano al 56% un referendum che chiede la legalizzazione della cannabis per uso medico (tutte le testate in date diverse)

 
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