Roma, 30 Dicembre 1996
Egregio direttore,
come certamente saprà, da parecchi mesi due cittadini italiani, Davide Grasso e Stefano Ghio, sono reclusi nelle carceri delle Maldive in seguito ad una condanna "a pena indeterminata" per il possesso di ridicole quantità di droghe leggere (in un caso: per il possesso di 4 semi di canapa).
La mobilitazione che nel nostro paese si va organizzando per consentire il ritorno dei cittadini italiani si è finora scontrata da un lato formale con l'assenza di un trattato di estradizione fra Italia e Maldive, e, dal lato politico, con i ritardi colpevoli della "diplomazia" italiana, che ha favorito, consentito, e sostanzialmente "autorizzato" i ritardi e le resistenze del Governo maldiviano.
Sono molte, e non le sfuggiranno, le ragioni per ritenere che la "durezza" del regime islamico maldiviano rappresenti un problema politico; e d'altra parte, altrettanto numerose sono le ragioni che consigliano di utilizzare, nei suoi confronti, armi "economiche" di pressione politica.
Nelle scorse settimane Marco Pannella ha annunciato che, se il caso di Ghio e Grasso non si risolvesse entro un breve arco di tempo, diventerebbe necessario passare ad azioni gravi ; fra queste in primo luogo vi sarebbe - laddove il Governo Italiano non decidesse di intervenire direttamente - la mobilitazione per "boicottare" le Maldive, che traggono non piccole risorse economiche dal turismo italiano.
Siamo convinti che le nostre richieste vadano avanzate in accordo e non in contrasto con le Agenzie Turistiche, poiché riteniamo che non possa sfuggire alla loro sensibilità (né obiettivamente alla loro responsabilità) la preoccupazione di esporre i propri clienti ai pericoli di un regime che non assegna alcun rilievo ai diritti dei cittadini (né di quelli maldiviani, né di quelli stranieri).
Le chiediamo dunque un incontro per poter eventualmente concordare con Lei delle azioni atte a risolvere positivamente il caso Ghio e Grasso, prima che da parte nostra si passi ad intraprendere le forme di iniziativa nonviolenta precedentemente indicate.
Certi di un pronto riscontro, le inviamo distinti saluti.
Gianfranco Dell'Alba, Deputato europeo
Marco Cappato, Tesoriere CORA
Carmelo Palma, Direzione politica CORA