COMUNICATO PER
* I CAPISERVIZIO POLITICO / INTERNI
* I GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO DI DROGHE E TOSSICODIPENDENZE
* IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE LIVIA TURCO
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Vista l'intenzione del ministro Livia Turco di giungere a depenalizzare il consumo personale di droghe illegali, ci permettiamo di rivolgerci agli operatori dell'informazione - e al ministro stesso - per far presente quanto segue.
In Italia, il possesso di droghe illegali per uso personale è già depenalizzato, e da quasi quattro anni.
Infatti, con la vittoria del "sì" al referendum del 1993 - promosso per volontà di Marco Pannella e del CORA - si sono abrogate le norme della legge sulla droga che avevano introdotto, direttamente o indirettamente, sanzioni penali per l'uso delle sostanze illecite. Sono invece rimaste in vigore le sanzioni amministrative. Ciò significa che attualmente il consumo personale di droghe illegali configura un illecito amministrativo e non più un reato penale.
Dunque, i cittadini italiani hanno già deciso di separare nettamente il consumo e lo spaccio delle sostanze stupefacenti.
Nella realtà, invece, è come se il referendum non si fosse mai tenuto. Senza alcun rispetto delle leggi, dei diritti e della volontà dei cittadini e con la complicità dei governi che si sono via via succeduti, si è reintrodotta - di fatto - la "dose media giornaliera" rendendo estrememente probabile per chiunque la condanna per spaccio.
In attesa che il Governo chiarisca - a se' stesso e all'opinione pubblica - quale politica intende realmente seguire in materia di droga, ci auguriamo che su temi di questa complessità si proceda con maggiore chiarezza ed attenzione, in particolar modo da parte degli organi di informazione.