"LA CONFERENZA NAZIONALE SULLA DROGA SARA' L'OCCASIONE PER FARE INFORMAZIONE O SI CONTINUERA' A RINCORRERE LA "PIAZZA"?".Da qualche giorno il TG4 di Emilio Fede sta conducendo un cosiddetto "sondaggio" sullo "spinello libero": basta una telefonata per esprimere il proprio si' o il proprio no e questo e' tutto. La totale mancanza serieta' di un tale metodo di rilevazione statistica si giudica da sola, non occorre sprecare altre parole.
Piuttosto sara' interessante osservare se, in occasione della Conferenza nazionale sulla droga di Napoli, la stampa italiana vorra' fare informazione o preferira' la rincorsa all'umore della "piazza" seminando allarmismo e ignoranza o offrendo la ribalta al telepredicatore di turno.
Napoli puo' e deve essere la sede di un'approfondita valutazione delle politiche sulle droghe fin qui attuate, sul rapporto costi/benefici degli interventi messi in atto, sull'impiego dei finanziamenti pubblici, sull'evoluzione della ricerca scientifica e delle sperimentazioni in atto, sugli scenari di intervento, e sul conseguente approccio culturale, aperti dalla comparsa delle nuove droghe sintetiche. Certo evitando le polemiche sterili, ma senza nemmeno nascondere le contrapposizioni che pure esistono. Da questo punto di vista il Governo potra' contare sulla nostra piena collaborazione.
La Conferenza, quindi, potra' essere anche l'occasione per valutare il ruolo degli organi informazione, in particolare di quel monopolio "Rainvest" che in tutti questi anni - anche negando sostanzialmente la nostra esistenza politica - troppo spesso ha concorso ad impedire che si sviluppasse nel Paese un reale dibattito sulla politica sulle droghe.