L'odierna sentenza della Cassazione, che contraddice i pronunciamenti che solo sei mesi fa andavano in direzione diametralmente opposta, dimostra solo lo stato di totale incertezza del Diritto che vige attualmente in Italia in materia di droghe illegali.
Il senatore Pedrizzi, e quelli che come lui gioiscono di una tale sentenza, farebbero meglio quindi a preoccuparsi della condizione dei consumatori, dei tossicodipendenti e delle loro famiglie che finiscono per essere le vittime di questo contesto di incertezza e di arbitrio: per loro si' la situazione e' difficile, non per gli antiproibizionisti.
E' urgentissima, a questo punto, una riforma della legge sulla droga. Per parte nostra abbiamo fornito tre anni fa un utile strumento di lavoro, la proposta di legge di iniziativa popolare firmata da oltre 50 mila cittadini che giace a Montecitorio sepolta dalla retorica e dall'opportunismo dei professionisti dell'antidroga di destra, centro e sinistra.