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Notizie CORA
Partito Radicale Alberto - 25 giugno 1997
Comunicato stampa 25-6-97 - IL CORA SUL VOTO AL PARLAMENTO:

Con il Rapporto che domani sarß votato in Parlamento ancora una volta la politica si appresta a stravolgere le acquisizioni scientifiche, sacrificate sull'altare della morale personale e di partito a discapito del proprio dovere.

Come scriveva il prete cattolico Don Luigi Sturzo, fondatore del pensiero cattolico impegnato in politica, "la politica, i deputati, hanno il dovere di prevedere, prevenire e provvedere ai problemi del loro tempo."

I politici del nostro tempo, con le leggi proibizioniste sulle droghe, sono stati capaci di creare un problema d'ordine mondiale. Quando furono sottoscritte le prime convenzioni internazionali sulle droghe il problema era circoscritto e non rappresentava alcun problema d'ordine ne' sanitario, ne' sociale, ne' democratico. Grazie al proibizionismo sono decine di milioni nel mondo i consumatori di cannabis ed extasi, decine di migliaia i morti per overdose e per aids; milioni di cittadini vittime innocenti di tossicomani costretti alla violenza non dalle sostanze ma dal mercato, un mercato che i proibizionisti hanno affidato in regime di monopolio alle organizzazioni criminali, organizzazioni che sono sempre piu' ricche, violente e potenti, capaci di condizionare l'economia e la democrazia in diverse aree geografiche.

Il parlamento belga domani approvera' il Rapporto du Groupe d' tude , un rapporto che rafforza gli aspetti punitivi e polizieschi. Auspicare la schedatura dei pazienti sottoposti a trattamenti metadonici e' semplicemente stupido: e' facile immaginare che difficilmente un tossicomane decidera' di sottoporsi ad un tale trattamento e molti saranno coloro che abbandoneranno un percorso di riabilitazione e torneranno ad acquistare le sostanze dalle organizzazioni criminali.

Il consumo ed il traffico di droghe non si arresta nemmeno di fronte alla pena di morte: in tutti i paesi in cui e' prevista la pena di morte per i reati di droga aumentano proporzionalmente i giustiziati, i consumatori ed i trafficanti.

La risposta proibizionista e quindi punitiva e poliziesca non solo ha fallito ma ha prodotto danni maggiori delle sostanze proibite.

Al parlamento belga l'esperienza fatta sino ad oggi nel mondo non e' ancora sufficente e quindi, per il momento, ci limitiamo a ribadire che solo le organizzazioni criminali hanno da guadagnare da un inasprimento delle politiche e delle pene.

D'altronde le motivazioni a favore di questo rapporto non hanno niente a che fare con l'oggetto della discussione. O si richiamano all'obbedienza di partito (ma la costituzione non prevede che i deputati sono eletti dal e del popolo? e l'obbedienza non e' una scelta solo per i militari e i religiosi? e per i mafiosi un obbligo?); oppure hanno ragioni di natura morale che, com'e' noto, e' una sfera che riguarda l'individuo -almeno sino a quando non danneggia l'altro o la societß- ed un individuo che decide di fare politica, decide di candidarsi, lo fa -all'inizio e teoricamente- per il bene del paese.

Dal bene del paese alla difesa delle personali convinzioni e poi degli interessi personali e di quelli degli amici e degli amici degli amici, il passo breve.

Il Governo dei problemi e il primato dello Stato passano sempre in secondo piano.

Il CORA si e' organizzato e lotta per il Governo dei problemi e il primato dello Stato, cioe' il bene del paese, per una migliore qualita' della vita di tutti i cittadini: il parlamento belga per cosa o chi fa le leggi?

 
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