--------------------------------------------------------------------------------Con riferimento all'intervista apparsa sul Messaggero di ieri, martedi' 20 gennaio, dal titolo "Italia, il crocevia dei diritti dell'uomo", condivido l'entusiasmo del nuovo capo del Centro ONU di Roma per l'iniziativa assunta dall'Italia in favore dell'istituzione di un tribunale penale internazionale, per il quale i radicali si stanno impegnando da anni.
Una valutazione diametralmente opposta mi pare vada data alle politiche dell'ONU in materia di droghe dirette da Pino Arlacchi. De Mistura afferma che "il diritto a non subire la tossicodipendenza o la criminalita' organizzata e' un diritto umano", e definisce quindi "morale" l'iniziativa ONU sponsorizzata dall'Italia.
La strategia di Arlacchi di finanziamento alla guerriglia dei Talebani per l'eradicazione dell'oppio e' invece irrispettosa dei diritti umani fondamentali, in particolare di quelli delle donne afghane oppresse dal regime di Kabul. C'e' davvero da augurarsi che il Governo Italiano ritiri al piu' presto la "sponsorizzazione" di una simile follia.
Marco Cappato
tesoriere del Coordinamento Radicale Antiproibizionista