Parallelamente alla battaglia per il diritto alle cure dei malati di cancro e in favore del "metodo Di Bella", Alleanza Nazionale lancia da Roma la sua campagna contro la somministrazione di eroina e minaccia denunce contro i direttori delle ASL che intendessero avviare progetti al riguardo. E' una ben strana idea quella che vuole negare ad alcuni cittadini gli stessi diritti che si invocano a gran voce per altri.
Ci permettiamo, dunque, di far notare ai dirigenti di AN solo un paio di cose.
La prima di carattere formale: l'articolo 72 della legge sulla droga attualmente in vigore (DPR 9 ottobre 1990, n.309) stabilisce testualmente che "e' consentito l'uso terapeutico di preparati medicinali a base di sostanze stupefacenti o psicotrope debitamente prescritti secondo le necessita' di cura in relazione alle particolari condizioni patologiche del soggetto".
La seconda piu' sostanziale: in Italia ci sono circa 200.000 cittadini gravemente malati che non ricevono alcun tipo di assistenza. Sono i tossicodipendenti da eroina che non sono in contatto con alcun tipo di servizio, pubblico o privato che sia. Cittadini la cui "assistenza" e' quotidianamente garantita dalla criminalita' organizzata anche grazie a chi, come i dirigenti di AN, si nasconde dietro le paure collettive per evitare di guardare in faccia la realta'.