CHI PERSEGUE LA STRATEGIA PROIBIZIONISTA VA INCRIMINATO PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA'.COMUNICATO DEL CORA-COORDINAMENTO RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA
Dopo oltre trent'anni di guerra alla droga tutti gli obiettivi sono stati raggiunti: nel senso inverso agli auspici e alle previsioni. Quella che doveva essere la strategia per isolare una elite di consumatori e' stata la piu' grande tragedia di questo scorcio di secolo. Tra i piu' grandi tra gli affari illegali, la piu' redditizia delle attivita'.
Non potendo - per il momento - proibire di vivere a milioni di cittadini hanno deciso di proibire diritto e democrazia.
Possiamo leggere nel rapporto: "In alcuni Paesi, la penalizzazione dell'incitamento pubblico a consumare droghe illegali puo' essere contraria alla liberta' di espressione inscritta nella Costituzione" e quindi "spetta tuttavia agli Stati trovare un mezzo pratico per regolare le contraddizioni che sorgono dall'esercizio dei diritti".
Capito? Le chiamano "contraddizioni". Ma e' proprio chi incita all'uso che vogliono colpire?
Nel capitolo 3 del rapporto ("Cosa fare perche' l'ambiente non faccia apologia delle droghe") troviamo questo illuminante passo: "Nel corso delle campagne elettorali si sono visti candidati sostenere la legalizzazione delle droghe. Alcuni candidati al Parlamento Europeo hanno utilizzato questi argomenti e hanno conseguito i loro fini. Essi hanno poi potuto utilizzare la loro posizione e la loro influenza per conquistare altri deputati alla loro causa. Altre campagne sono volte a riformare le leggi, come quelle condotte con successo in Arizona e California, negli Stati Uniti, in vista dell'impiego medico della cannabis, mentre un referendum simile si e' arenato nello stato di Washington. Se e' attorno alla legalizzazione, alla depenalizzazione o all'impiego terapeutico della cannabis che girano generalmente questi temi, ci sono altresi' organizzazioni che si fanno portatrici della legalizzazione di altre droghe o di tutte le droghe".
Dopo Arlacchi anche l'Organo internazionale di controllo degli stupefacenti (INCB) sposa le tesi dei Talibani, sulle droghe e sulla democrazia.
Lavoriamo per creare il tempo perche' vengano riconosciuti colpevoli di aver realizzato e perseguito un crimine contro l'umanita'.