(Rif. ANSA delle 12,25 e segg.: "Corte costituzionale: 'tossico' cronico...")Roma, 16 aprile 1998 - Dire che l'odierna sentenza della Corte Costituzionale lascia stupefatti e' un eufemismo. Solo la follia di un sistema che si ostina a non riconoscere i propri fallimenti puo' infatti condurre a pronunciamenti che paiono non tenere in nessun conto i risultati della ricerca scientifica.
Se gli organi di informazione hanno interpretato correttamente la decisione della Consulta, non possiamo che esprimere la nostra assoluta contrarieta' ad una sentenza che, pur di non mettere in discussione il regime proibizionista, finisce per produrre una discriminazione "positiva" inaccettabile e infondata, basata su un asserzione messa invece in discussione dalla scienza medica.
In tema di droghe, l'unica cronicita' che a noi risulta e' quella del proibizionismo che, come un cancro, ha infettato la democrazia con le sue cellule malate e sta distruggendo ogni certezza del diritto.