Roma, 9 settembre 1998 - Per guadagnare qualche riga di attenzione tutto va bene, anche annunciare l'ennesima proposta di legge per la legalizzazione delle droghe leggere. Costa poco, certo meno che impegnarsi in una campagna politica vera per far approvare quelle che da tempo giacciono in Parlamento, sepolte anche da chi, per paura di "radicaleggiare", rinuncia a fare politica.

Ricordiamo a liberali e progressiti di varia estrazione che la proposta di legge di iniziativa popolare del CORA, per la riforma della legge sulla droga e la legalizzazione dei derivati della cannabis, insieme alle firme degli oltre 50 mila cittadini che l'hanno sottoscritta, attende un loro cenno di attenzione dal maggio 1994.