Roma, 17 settembre 1998 - Nei giorni scorsi i Carabinieri dei Nas di Bologna hanno convocato Silvana Bononcini e Lucio Berte', autori per conto del CORA dell'esposto sul mancato rispetto della legge sulla droga per quanto riguarda il funzionamento dei servizi pubblici per le tossicodipendenze.
I Carabinieri volevano acquisire ulteriori elementi sulle questioni in esso sollevate.
Gli esponenti antiproibizionisti hanno ribadito le motivazioni dell'iniziativa insistendo sulla lesione del diritto alle cure di migliaia di cittadini provocata dal mancato rispetto delle norme che stabiliscono orari di apertura e organici dei Sert, senza che nessuno dei responsabili di questo stato di cose (che dura da circa otto anni) sia mai stato chiamato a risponderne.
I Carabinieri del Nas di Bologna hanno compreso il punto di vista del CORA, che chiede nient'altro che il rispetto della legge in vigore. I Carabinieri hanno mostrato molta attenzione verso l'ampia documentazione fornita dal CORA che comprende anche l'ordine del giorno approvato dall'Ordine dei medici di Torino che solleva le stesse questioni denunciate dal CORA circa le inadempienze di chi (Asl, Regioni, ministero della Sanita') in otto anni non ha saputo o voluto far rispettare la legge.
Secondo i dati ufficiali la provincia di Bologna e' al primo posto in Italia nella triste classifica del rapporto tra morti per overdose e numero di abitanti (inoltre, tra le prime otto province italiane, quattro appartengono alla regione Emilia-Romagna). Nello stesso tempo, a Bologna la somministrazione di metadone raggiunge il 44% dei tossicodipendenti contro il 41% della media nazionale. Non e' quindi questione di quantita', ma di qualita' dei servizi.