Roma, 31 ottobre 1998 - Il ministro della Sanità Rosy Bindi ha inviato formale diffida a dieci Regioni affinché definiscano, entro trenta giorni, i criteri per la fissazione dei tempi massimi di erogazione delle prestazioni sanitarie.
La solerzia del ministro nell'esercitare i poteri sostitutivi che le competono sarebbe degna di un'altra buona causa. La legge sulla droga, infatti, impone al ministro della Sanità di nominare commissari ad acta nelle ASL che non hanno servizi per le tossicodipendenze rispondenti ai parametri di legge: otto anni dopo, sono ancora la maggioranza, come evidenziato dall'ultima Relazione del governo sullo stato delle tossicodipendenze.
Temiamo si tratti di un preoccupante caso di strabismo del ministro che, in materia di tossicodipendenze, non esercita quei poteri che rivendica e fa valere invece in altri ambiti.
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