Roma, 4 novembre 1998 - Con i referendum votati ieri, i cittadini di alcuni Stati americani hanno approvato l'uso di marijuana per scopi terapeutici.
Nel martedì elettorale americano, la risposta dei cittadini è stata decisa. Negare l'uso terapeutico di sostanze di dimostrata efficacia costituisce un atto di illecita ingerenza da parte delle autorità politiche, e un oltraggio e una violazione del diritto alla salute dei cittadini.
Ci auguriamo che a questa ragionevolezza sia sensibile anche il Governo italiano, sempre più chiuso alle ipotesi di sperimentazione terapeutica delle sostanze proibite, sempre - pare - più indisponibile a consentire alla somministrazione controllata dell'eroina, sempre più costretto, fra mille attestazioni di impegno e di solidarietà, a rendere intoccabile, oltre a quello sulle droghe, anche il proibizionismo sulle cure.
CORA- Coordinamento radicale antiproibizionista
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