CHE FINE HANNO FATTO I CONTROLLI SUI FINANZIAMENTI PUBBLICI?Roma, 22 dicembre 1998 - Il Governo ha definito i criteri di ripartizione del Fondo Nazionale Antidroga: un ritorno ai "bei tempi" del pentapartito.
Il Fondo, infatti, continua ad essere ripartito "a priori" con percentuali rigide: il 25% ai ministeri, ("con particolare riguardo per i progetti localizzati nelle regioni meridionali"), il 68% ai comuni ("prioritariamente i comuni del Mezzogiorno"), le briciole alle Regioni.
Il riparto, invece, dovrebbe basarsi sull'effettiva offerta di progetti validi, senza favorire pregiudizialmente nessun ente, tantomeno i Comuni, tantomeno quelli meridionali, dopo la triste esperienza di questi otto anni, in cui centinaia di miliardi di denaro pubblico sono stati dilapidati in iniziative che nulla avevano a che fare con la "lotta alla droga".
Il CORA ha insistito per anni nella richiesta di controlli accurati sull'uso dei soldi pubblici e sugli esiti dei progetti finanziati: piu' volte abbiamo denunciato e documentato gli sperperi. Finalmente il governo Ciampi aveva istituito un "nucleo operativo" di verifica e controllo dei finanziamenti. Ancora alla conferenza nazionale di Napoli del 1997 avevamo avuto assicurazioni ufficiali che tale nucleo stava lavorando. Ora di tale organismo si sono perse le tracce: l'ultima relazione del Governo non ne parla nemmeno e il disegno di legge in discussione in Senato non lo cita neppure una volta.
Il decreto, inoltre, nominare di sfuggita i "progetti volti alla riduzione del danno", affrettandosi a precisare "purche' finalizzati al recupero psico-fisico della persona".
Delle due l'una: o il Governo e' a conoscenza dell'esistenza di progetti di riduzione del danno "finalizzati alla distruzione psico-fisica della persona", oppure il Governo ha accettato supinamente i postulati "teorici" dei proibizionisti piu' beceri, quegli stessi che hanno imposto la prescrizione del metadone "purche' finalizzato al recupero psico-fisico della persona".
D'altronde, cosa aspettarsi da un Governo che ha per ministro dell'Interno Rosa Russo Jervolino, per ministro della Sanita' Rosaria Bindi ed ha come numi tutelari Francesco Cossiga e Clemente Mastella? In tale compagnia Livia Turco non puo' che recitare la parte del vaso di coccio fra i vasi di ferro.
Buon Natale, ministro!
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